Trizio – Re midi

Trizio, nome d’arte di Patrik Roncolato, nasce come chitarrista. Fra le formazioni passate come chitarrista (e seconda voce) vanno ricordati gli Outsiders (pop rock) e i Nautilus (psychedelic rock). Crescendo come chitarrista, emerge la volontà di esprimersi anche con voce, accompagnandosi con chitarra (soprattutto elettrica, a volte acustica) scegliendo di venire affiancato da musicisti con gli stessi riferimenti musicali.

Rimanendo con un cantato tipicamente italiano (rifacendosi ad artisti come Battisti, Negrita, Daniele Silvestri), le principali influenze di Trizio sono generi come hip hop e nu soul. Amante dei libri e delle serie tv, i testi sono essenziali, subito cantabili, e circondati da un’aura mistica e solenne, alimentata anche da artisti non musicali, di modo che spesso certe frasi ripercorrono strade provenienti dal cinema lynchiano e dalla poesia moderna. Tom Misch, FKJ, Thundercat, Blood Orange e John Mayer sono i principali riferimenti artistici, senza dimenticare leggende del passato come Stevie Wonder, i Funkadelic e i Portishead.

Il primo EP di Trizio, “To Be Men Not Destroyers”, è stato pubblicato a maggio 2019 con due singoli, “Dans” e “Beat Around The Bush”, distribuito indipendentemente su tutte le piattaforme. Il disco è di natura sperimentale e variegata, scritto a quattro mani con No Label, produttore sotto etichetta dei Pluggers che vanta una proficua collaborazione con diversi artisti, primo fra tutti Pedar Poy. Nel disco figurano anche personaggi di spicco del veneto, come il cantante Stran/Ger, DJ Linch della Massima Tackenza e il cantautore Alessandro Ragazzo. Il disco è parzialmente composto di tracce strumentali, con riferimenti a Bonobo, Burial e Aphex Twin.

Contemporaneamente, Trizio si affianca come producer a diversi giovani rapper emergenti nel padovano, come per esempio Ehi Frankie, Danger e Sepp, di stile Chillhop. A Novembre 2019, fregandosene, esce indipendentemente Variabile Estivo, un singolo scritto con due cantautori emergenti padovani, Giovanni Battistin e Inside Emerica.

A Marzo 2020, in piena quarantena, esce Ruggito, autoprodotto con un videoclip-montaggio con scene da serie TV per sottolineare l’impossibilità di girare un video nuovo. Ruggito è un canto di rivolta che perfettamente sottoscrive la situazione di crisi mondiale.

Presentazione di “Re midi”:

A Maggio 2020 esce “Re Midi”, nuovo singolo che parla di nostalgia d’amore. “Re Midi” è il singolo che canta questo sentimento, con vasti sintetizzatori, chitarre funk ed un testo scarno, quasi montaliano, che però evoca un sentimento di dolcezza verso il passato.

Recensione di “Re midi”:

Tra funk, hip hop, cantautorato e dream pop si dipana il sound di Trizio, un sound di un artista quantomeno maturo date le tante passate esperienze. Produzione sonora e songwriting da 83/100 caratterizzano un singolo di grande spessore artistico.

In “Re midi” troviamo suoni che possono apparentare questo artista a progetti come Motta, Giorgio Poi, Iosonouncane, Canova etc. Insomma, il classico cantautorato italiano electro tanto in voga in tempi recenti che si mischia con striature sia funk(pensiamo a Funk Shui Project & Davide Shorty), sia dream pop che hip hop.

Un prodotto musicale che cerca di strizzare l’occhio ed essere ammaliante: infatti, la musica di Trizio suscita senza dubbio tanto appeal grazie a melodie e refrain che sono come un olezzo al quale è difficile resistere. Inoltre, allo stesso tempo, questo artista cerca un connubio interessante tra i generi citati sopra, un connubio congegnato con tanta maestria. E poi, come non dirlo, il cantato tanto esperto si sposa letteralmente con i tappeti sonori ed alcuni refrain irresistibili.

Particolarmente apprezzabile sia l’esordio della canzone(poi reiterato in seguito) che il “gancio” con la prima o la seconda strofa con tappeti sonori ampi e distesi. Azzeccato il chorus. Da ammirare pure il bridge verso il finale con climax che ci fa trasalire.

Una canzone costruita con simmetria “Re midi”, canzone che subito riesce a conquistare. Una canzone che non farebbe brutta figura nella colonna sonora di “Summertime”, serie di Netflix che parla di giovani che si innamorano in estate sulla riviera adriatica. Dopo tutto l’estate non è solo una stagione: l’estate è uno stato mentale, è voglia di libertà, è voglia di provare emozioni, sensazioni. Parlando di nostalgia d’amore con sonorità da sogno o solari Trizio ci porta in questa dimensione estiva mentale nella quale è tanto gradevole rifugiarsi. Inoltre, la nostalgia implica malinconia e ricordi, tutto orientato verso il passato. In quel passato la dimensione estiva mentale magari è diventata reale e ci è capitato di “vivere” e perderci in un mare infinito di sensazioni ed emozioni…Come non voler tornare a quei momenti struggenti nei quali abbiamo vissuto davvero…

Link Spotify: https://open.spotify.com/album/7wYhHhJ0MmgLU3r4q3Z3Pa

Web links:

https://www.instagram.com/trizio__/

https://www.facebook.com/vaitrizio/