Intervista a NEVIA

Come è nata in te la passione per il rap? Perché questo e non altri generi musicali?

Parto dal presupposto che ho sempre amato scrivere, sono un ragazzo riservato, e per certi aspetti anche introverso, e scrivere mi permette di esternare i miei pensieri, di dare voce al mio lato emotivo. È principalmente per questo che mi sono avvicinato al rap, perché personalmente lo ritengo, in tutte le sue sfaccettature, uno dei generi in cui meglio si riesce a esprimere concetti attraverso la parola.

Come nasce e prende forma una tua canzone? Dove trovi ispirazione per i testi?

L’ispirazione sorge innanzitutto dalla mia quotidianità; custodisco con cura ogni esperienza, che sia piacevole o difficile; perciò, ogni avvenimento che mi lascia un’impronta viene raccontato nei miei testi, con la speranza di lasciare un’impronta a mia volta, nell’animo di chi ascolta. Poi, la canzone può prendere forma in mille modi differenti; può capitare che una strumentale mi colpisca particolarmente e mi stimoli determinate sensazioni, che di conseguenza mi portano a raccontare alcuni aspetti del mio vissuto, altre volte capita anche che il testo nasca spontaneamente senza seguire alcuna melodia preesistente, e che venga poi adatto e armonizzato con una strumentale, composta appositamente (questo è il caso di come è nata “ODIO”, il nuovo singolo). In breve, ogni canzone ha la sua storia e il suo processo creativo.

Quale è il miglior verso o barra che hai mai scritto secondo te?

Premetto che è difficile dirlo, perché i metri di paragone sono tanti, se dovessi però sceglierne una, probabilmente citerei una barra presente proprio all’interno di “ODIO”, che dice:
“Solo sto meglio, solo sto peggio
Entrambe le cose ma allo stesso tempo
È un po’ un paradosso, un po’ un controsenso
Però non trovo il giusto compromesso”
Mi piace tanto, sia per il messaggio che viene espresso, sia per gli incastri che ho inserito.

“Odio” è il nuovo singolo. Di cosa parla questa canzone?

“Odio” è un grido dal cuore, un flusso di coscienza, un crudo sfogo in cui esprimo la frustrazione e la confusione di vivere in un’epoca complicata, ma allo stesso tempo la speranza di trovare un barlume di verità e di felicità autentica in mezzo al caos. È una canzone che fa pensare, che ci dovrebbe spingere a guardare dentro di noi e chiederci cosa significa veramente essere connessi in un mondo così frammentato.

Cosa puoi dirci del visual video di “Odio”?

Un visual video con il testo che scorre, ovvero tipologia di video che abbiamo deciso di utilizzare, credo sia il modo più efficiente per coinvolgere l’ascoltatore al 100% all’interno del viaggio. La copertina in sovraimpressione e l’immensità dei paesaggi che scorrono nello sfondo vanno a trasmettere quel senso di “vuoto” che poi è la sensazione che mi ha spinto a scrivere la canzone, inoltre la presenza del testo consente allo spettatore di assimilare a pieno il messaggio che sta dietro ad ogni frase.

Quanto è importante avere uno spirito critico in una società dedita all’omologazione come la nostra?

E’ importantissimo, per questo spero che tanti altri ragazzi come me, ascoltando il pezzo, possano meditare a riguardo. A mio avviso, avere un pensiero critico, senza però sfociare nel giudizio, rappresenta il punto di partenza per pensare in maniera indipendente, riuscire di conseguenza a distinguersi, e a spiccare.

Quale è il filo rosso che unisce le tue canzoni?

La spontaneità. Come dicevo prima, tutte le mie canzoni nascono dalla necessità di raccontare esperienze che in qualche modo mi hanno segnato, e l’intenzione, invece, resta sempre quello di stuzzicare l’animo di chi mi ascolta, di accendere emozioni.

Per finire, puoi parlarci dei tuoi progetti futuri?

Abbiamo diversi progetti in fase di sviluppo, io e il mio team stiamo lavorando con dedizione, sono molto motivato e convinto che sarà uno splendido percorso. Per questo ne approfitto per invitarvi a seguirmi sui social per rimanere aggiornati su tutto! (instagram e TikTok: @chillnevia)