Intervista a LaFlamme

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il cantautore romano LaFlamme in occasione dell’uscita di “Cielo nero” (Astralmusic), singolo in collaborazione con Cannella. Il brano racconta un momento di conflitto interiore, nel quale emergono le emozioni contrastanti che ci troviamo a vivere al termine di una relazione o dopo un cambiamento improvviso di qualsiasi genere.

Il tuo ultimo singolo, in collaborazione con Cannella, si intitola “Cielo Nero”: perché hai scelto questo titolo?

Abbiamo scelto il titolo “Cielo Nero” perché riflette un capitolo della vita segnato dal senso di confusione e dallo smarrimento, che sia per la fine di una relazione o per un cambiamento radicale. La canzone cattura la malinconia di questi momenti, esplorando due prospettive: la luce, rappresentata dai ricordi positivi legati al passato, e il Cielo Nero, simbolo della malinconia e dell’oscurità ma anche della bellezza che può emergere da essa.

Il brano è stato scritto a quattro mani oppure hai proposto a Cannella un duetto su un brano che già avevi realizzato?

Assolutamente sì, è stato scritto a quattro mani da me e da Cannella, è stata un’esperienza magnifica. Quando due menti artistiche si incontrano per dare luce ad un brano emergono tantissimi pensieri e sensazioni forti, ti resta dentro.

Sbirciando su Youtube non è presente nessun videoclip per i tuoi due singoli. Come mai questa scelta? Non pensi che spesso anche l’aspetto visivo possa aiutare?

La visibilità è molto importante in questo campo. Sicuramente per il Mainstream è determinante. Per il momento non ho un canale YouTube e di conseguenza non ho ancora pubblicato nulla ma è solo questione di tempo, posso dirvi che il prossimo brano avrà un videoclip e di conseguenza ci sarà anche il mio canale ufficiale su YouTube, manca davvero poco.

Sei romano. In che quartiere di Roma sei cresciuto?

Ho vissuto praticamente tutta la mia vita nel quartiere Tuscolano, dico praticamente perché sono nato a Roma nord e ho vissuto i primi due anni della mia vita a Boccea, poi ci siamo spostati, seppur possa non sembrare da fuori ma per la nostra visione è un cambio radicale.

Domanda un po’ difficile: qual è, secondo te, la più grande sfida per un artista?

Per me la principale sfida per un artista è mantenere la propria autenticità. Solo attraverso l’autenticità è possibile essere comunicativi con chi ti ascolta, saper trasmettere delle vibes, delle emozioni; è come il battito del cuore per qualsiasi persona, senza di esso sei finito.