Intervista a Sick’s

Siamo qui con la band cerignolana Sick’s, in occasione dell’uscita con Virgin Music Group del loro nuovo e.p. “L’anarco re che non c’è”. Ciao ragazzi, un ritorno sulla scena col botto sotto la bandiera di Virgin Music Group: ci raccontate un po’ questo vostro ultimo lavoro discografico?

Ciao e grazie per l’invito. Come hai già anticipato, questo lavoro esce con un grande marchio del settore musicale, la Virgin. Per quanto riguarda il nuovo album, l’ anarco re che non c’ è, rispetto al precedente, Friendship, dove abbiamo sperimentato in ogni canzone, qualcosa di diverso e lavorando con componenti diversi. In questo, si sente una solidità nel sound, una robustezza nei suoni e questo è dovuto alla stabilità della formazione.

I vostri testi sono molto “real”: quali i messaggi principali e a che pubblico vi rivolgete?

Lavoriamo molto sui nostri testi. Cercando di renderli accessibili a tutti, spaziando da testi reali a testi di pura ispirazione fantastica, ispirataci da un libro. I messaggi che contengono sono molti. Dalla differenza di vita reale pre e post social, in re mediatico. Alla volontà di far sentire il proprio pensiero, dopo aver subito tanti soprusi, in anarco punk. Alla brutta realtà degli attentati terroristici, in una vita che non c’ è.

Cosa vi ha portato alla scelta di questo singolo che sta viaggiando alla grande su Spotify?

Abbiamo scelto questo singolo, perché è molto contemporaneo. Soprattutto nella nostra nazione. E forse perché siamo un in………ti anche noi.LOL

Essere Punk nel 2024 è ancora possibile?

Si. Essere punk è uno stile di vita. Decidere con la propria testa. Vestirsi come si vuole, senza guardare la tendenza del momento. Certo, la caratteristica di un punk è l’insofferenza al potere della politica. Ma negli anni si è imparato a convivere con tutto e tutti.

Quali gli artisti che vi hanno maggiormente ispirato nella vostra carriera?

Ascoltiamo la musica a 360°. È molto difficile dire quali gruppi o quale genere ci abbia influenzato di più. Quando lavoriamo sui pezzi, cerchiamo di trovare quello che la musica richiede. Un po’ come uno scultore, che dal blocco di pietra fa emergere ciò che si nascondeva al suo interno.

Possiamo aspettarci un tour nei prossimi mesi?

Nei prossimi mesi sarà molto difficile. Siamo ancora impegnati in studio. Stiamo sfruttando il buon periodo di creazione.

Grazie di tutto ragazzi, a presto!

Ciao e a presto.