The.Kid – Captive State

Dall’immaginario di un musicista e fondatore di altri progetti come Masstang e Swordfish, nasce the.kid… la voce fuori dal coro! the.kid ha deciso di non scendere a compromessi, e schierarsi dalla parte più vera della musica e di amplificare tutto quello che si nasconde negli spazi più remoti della sua testa e della sua pancia, per trasmettere il suo messaggio nel modo più diretto possibile. Un progetto originale e visionario di musica Elettronica, che si fonde con il suono delle chitarre e dei bassi “suonati”, con intervalli di frasi rappate e cantate, inserite in delle atmosfere “spaziali e invernali”.

Ispirato all’elettronica degli anni 90 (quella dei The Chemical Brothers., Prodigy, Fatboy Slim…) ma anche dalle sonorità del rock più “stoned” e alle metriche e melodie del rap attuale. the.kid è il piccolo alieno che si nasconde dentro ognuno di noi…the.kid vi fa ascoltare qualcosa di diverso.

Presentazione di “Captive State”

Come un lupo non può sopravvivere chiuso in una gabbia, così anche the.kid affronta e rifiuta il compromesso della gabbia che vede costruita attorno a sé. Non è fatta di sbarre d’acciaio né di muri di cemento, il recinto è invisibile e nella maggior parte delle volte è creato da noi stessi.

Questo senso di alienazione lo troviamo rappresentato nel video da un misterioso personaggio… Cammina in mezzo al traffico, ha uno strano abbigliamento e porta con se un contenitore. Chi è? Da dove viene? Cosa sta cercando? Non sceglierà a caso la macchina di cui impossessarsi e saprà perfettamente chi c’è al volante.

A volte la vita ci mette davanti a sfide insormontabili, l’unico modo che abbiamo per sopravvivere, soprattutto a noi stessi, è non fermarsi, non arrendersi mai, anche se siamo costretti a crearci un nuovo io… Nella maggior parte dei casi, questa personalità non è affatto clemente, non è comprensiva… ma anzi, è spietata come la verità.

link Spotify: https://open.spotify.com/album/79SOH0Km4wCkhSOeB7q2eP

recensione del singolo:

Dante Delli dei Masstang ci presenta il suo esordio solista con il progetto The.kid. Dopo esordio con arpeggiatore arriva un beat abbastanza intricato e chorus tanto ammaliante. Più avanti spicca un bridge con piano. Il sound fa pensare sia a tante cose dei Masstang che a sonorità stile The chemical brothers, Motel Connection o Apparat, un sound tanto mentale. Infatti, non mancano tratti sonori più viaggianti come non manca pure il rap. Quindi il tutto sfocia, se vogliamo, nell’urban. Come già capitava con Masstang anche con The.kid abbiamo sonorità diverse tutte insieme che fanno riferimento sempre ad un’elettronica cazzuta di livello internazionale. Ottimo lavoro d’esordio per The.kid: aspettiamo un album di questo artista per “sballarci di brutto” con le sue sonorità electro.

Credits:

testo e musica > the.kid

recording > Bonnot Studio

mix & master > Bonnot

soggetto > the.kid

Artwork > Dante Delli

Web links:

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