Intervista a Il sogno della Crisalide

Come è nata la tua passione per la musica?

La passione per la musica è nata intorno ai 16 anni, crescevo ascoltando i Doors ed i Nirvana ma soprattutto, avevo iniziato a muovere le dita sulla chitarra acustica di un mio amico, suonando i classici accordi in power chord che si imparano subito per poi piano piano imparare a suonare tutti gli accordi ed a scrivere canzoni. E’ nata così ed è ancora più forte che mai.

Chi sono i tuoi miti musicali?

“Miti” veri e propri due band, Radiohead e Smashing Pumpkins che hanno funto da faro ispiratore fin dalla mia adolescenza. Poi ci sono band o cantautori italiano che hanno influenzato la mia produzione musicale e penso ad esempio a Baustelle, Bluvertigo, Diego Mancino, Moltheni.

“Ipocondria” è il tuo nuovo singolo. Di cosa parla questa canzone? Con che spirito è nata?

“Ipocondria”, parla della paura delle malattie, cercando di esorcizzarla parlandone in modo aperto. Trovo che uno dei problemi più grandi quando si soffre di alcune patologie di tipo ansioso, sia la paura di confidarsi o di parlarne con gli altri. Ecco, diciamo che io ho fatto uno step ancora più avanti, ne parlo con “tutti”. 🙂 Lo spirito guida del brano era proprio la paura, ma anche la voglia di superarla scherzandoci sopra.

suoni che abbracciano sia le armonie classiche sia le sperimentazioni più audaci”, leggo dal comunicato. Come hai elaborato il tuo sound? Puoi commentare le parole citate del comunicato?

Diciamo che ogni volta che inizio a scrivere un brano, non mi accontento della prima stesura. Lavoro su melodia, armonia, tonalità e tempo ma soprattutto mi piace provare a fare qualcosa di “innovativo” o quantomeno di non scontato per l’orecchio medio dell’ascoltatore. Mi piace giocare con le opposizioni, dove testo e musica vanno volutamente in contraddizione ed è così che è possibile incontrare brani con richiami agli anni 60 ma con un sound o un testo legato alla contemporaneità.

Manuele Fusaroli e Michele Guberti. Com’è stato collaborare con loro?

Due giganti. Non credo ci sia molto altro da aggiungere. E credo che per loro parlino le produzioni degli ultimi 20 anni (Zen Circus, Teatro degli Orrori, Luca Carboni e Nada). Guberti e Fusaroli hanno modalità molto diverse di lavorare ma anche perfettamente complementari. In studio si impara tanto, con loro di più.

Quanto è importante sperimentare con la musica?

Parecchio, vedi la domanda sull’elaborazione del sound. Io solitamente, quando inizio a scrivere un brano e mi suona troppo “già sentito”, tendo subito ad abbandonarlo ed a cercare altre strade. Ciò che è mainstream, massificato è difficile che incontri il mio gusto, certo ovviamente facendo comunque musica pop, a volte ci vuole un giusto compromesso per non risultare un pò troppo “audaci” o sperimentali e correre il rischio di non essere capiti.

Dietro Il Sogno della Crisalide si cela Vladimiro Modolo, una figura enigmatica la cui opera si nutre di diverse ispirazioni”. Puoi commentare anche queste parole?

Enigmatico, probabilmente è vero, visto che nemmeno io mi capisco a volte. 🙂 Diverse ispirazioni assolutamente vero, in una mia canzone potresti riuscire a sentirci qualcosa di Venditti e qualcosa degli Europe negli stessi 10 secondi di canzone. 🙂

Per te cos’è l’it pop?

Pop italiano. A cui hanno dato questo nome per farlo sembrare più fico di quanto realmente sia.

Per finire, puoi parlarci dei tuoi progetti futuri?

Suonare tanto dal vivo, soprattutto con la band e poi pubblicare il disco subito dopo l’estate. La collaborazione con Gallia Music sta portando un grande valore aggiunto che auspico davvero possa portare grandi soddisfazioni.