Teo GFO – Il Colore Mancante

Noooooooooo! Ma perché é finita tra Teo e la sua bella? Avevano un intesa cosi perfetta! Si completavano anche nelle situazioni dolorose! Che fosse in realtà un’intesa a senso unico…dove quello che veniva compreso perfettamente era lui…e lui non percepiva il suo ‘Colore Mancante’ da dare a Lei per raggiungere la perfezione dell’amore idealizzato? E anche tra quelli che sono sposati da 50 anni…possono dire di averlo trovato? Ma infatti alla giovane età di TEO…che finalmente vediamo in faccia nei suoi video su youtube…l’amore é assolutamente idealizzato, sognato e quell’idealizzazione riesce a trovare applicazioni pratiche in rarissimi casi – oppure temporanei per i più fortunati!

E difatti, Teo ci dice che il colore mancante non é necessariamente una persona, ma anche un ricordo, un insieme particolare di situazioni belle da ricordare con nostalgia. Canzonetta scanzonata all’apparenza, come per la precedente che abbiamo già recensito qui su System Failure…e vi invito a cercare l’altro articolo qui su questa webzine.

Questa superficiale allegria, gioventù e semplicità nell’arrangiamento e nell’immaginario, nascondono però la profondità di un concept album (La Città del Sole) che narra di un cammino interiore, di risalita dagli abissi di una delusione.

Nel precedente articolo avevo paragonato Teo a Rino Gaetano, ed eccolo nel video indossare un cappello molto simile a quello dell’autore di Gianna Gianna…chiaramente, non basta un cappello…ma Teo é giovane e si farà. Il video offre dei buoni spunti…a partire dalla sua espressione da ‘impunito’ abbracciato alla chitarra, spazi e ambienti ben gestiti, bei colori e produzione di taglio professionale (opera di Massimo Hu)…le ambientazioni sono ovviamente low budget…ma ci sta. Bella l’idea dei ballerini ‘amanti’ dal volto coperto…potrebbe essere un segnale inquietante, oppure nascondendo il loro volto…tutti noi possiamo immedesimarci e diventare loro (i ballerini sono Giada Derosas e Alberto Chianello).

La musica ed il suonato funzionano in maniera migliore rispetto al precedente singolo, le scelte dei suoni sono più coerenti col mood e col tema. Teo ha delle metriche assassine, che sembrano scaturire da un errore, ma ripropone quelle parti sempre uguali e con gran sicurezza…e quindi dev’essere una scelta stilistica. Può piacere o non piacere… Mi manca il papparara di ‘Fiori’ ma questa volta ha aggiunto delle voci esterne (sempre sue) dove si fa eco, si risponde, aggiunge al testo. Trovata spiritosa e adatta ad un cantatore giovane e giovanile. La voce non ha pretese, ma racconta la sua storia. Nel bene e nel male é personale ed unica e nella sua accessibilità e possibilità che tutti possano cantare questo brano con facilità, la voce di Teo diventa di tutti.

A Cura di RikiAbi

Link intera canzone:
https://youtu.be/JDcb1LOukTc