
Royal Division – Destroyed
Dal nome le analogie con un’altra band piú nota vengono quasi spontanee…non vi é venuto in mente niente? Allora non siete tardoni come me! Ció che é invece reale (nel senso monarchico) é il loro sound prettamente britannico. Si definiscono alternative rock e le loro influenze spaziano da Pixies, Kasabian, Blur, Editors… Io perché sono vecchio ci sento anche The Cure…e con gusto ho anche trovato un emulo di Rock n Roll Part 2 di Gary Glitter, tra gli altri brani del loro EP ‘Yellow Fever’.
Arrangiano voci e chitarre in modo intelligente, i riff e le melodie vocali si seguono, si chiamano e si rispondono con soluzioni non scontate. Si sente chiaramente che sanno suonare, ma non cedono al virtuosismo o al mettersi in mostra. Il loro sound é pieno, ben costruito con un’aura retro’ e non si direbbe proprio che sono di Bergamo, inoltre cantano in un inglese ben comprensibile e mimetizzato con l’ambiente musicale che creano. Una sorpresa!
Il brano di oggi é ‘Destroyed’. A differenza dei brani del suddetto ep, qui abbiamo delle tastiere che con il loro manto di onde saw ricoprono tutto lo spettro sonoro senza impastare le chitarre e le voci che escono ancora nette e pulite. Il master rivela un sound piú moderno e morbido rispetto alla spigolosità vintage dei brani dell’ep, e la loudness ci guadagna.
Il tema del brano é una introspezione e un invito a non arrendersi, focalizzarsi su quello che conta e continuare a combattere per quello in cui si crede, per se stessi e i propri progetti. Ci sta tutto. Non credo che loro si siano mai arresi o che mai lo faranno…
A Cura di RikiAbi.
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