Movimento Statico – Millennial

Movimento statico è un progetto che nasce nel 2010 durante i miei primi anni a Bologna.

Secondo le parole dell’artista: “La prima passione è stata la drum and bass, genere che mi ha fatto scoprire un mondo di suoni e ritmi che hanno cambiato totalmente il mio modo di fare musica. Infatti nasco come chitarrista, poi migrato alle drum machine e ai sintetizzatori. Da li ho iniziato ad esplorare varie branche della musica elettronica fino ad arrivare ai generi più sperimentali, producendo man mano musica sempre diversa e cercando uno stile personale. Millennial appunto è il resoconto di tutti questi anni di ascolto e di produzioni. Alcuni pezzi del passato non sono più fruibili, mentre altri a cui ero particolarmente affezionato o che mi piacevano particolarmente sono stati riarrangiati o riscritti completamente e sono presenti nell’album”

Recensione dell’album:

Tutto comincia con “Seven years” con questo beat senza dubbio travolgente che fa ondeggiare la testa e tappeti sonori ambient. Stupenda la linea di basso di supporto e alcune divagazioni che arricchiscono il sound. Master ed editing eccellenti non c’è che dire. LUFS da paura..Alcuni refrain sono ipnotici e risulta molto buono il songwriting in generale. Alcuni suoni risultano nitidi e l’intero sound sembra abbracciare l’ascoltatore. Si continua con “Soul searching” con questo intro nidificato tanto dark ambient. Poi parte questo beat che mi fa pensare a qualcosa di Apparat. Un downtempo/dark ambient elettrizzante, non c’è che dire. I synth di accompagnamento aiutano la mente a viaggiare mentre il beat ti violenta il corpo e ti esalta. Mi piace come si sposa il cantato con il sound. Noto che il livello tecnico è sempre alto: pure il mix davvero niente male. Stesse parole da riservare pure per le armonie trovate e le melodie. Insomma tanta roba…

“Neve” è la terza traccia. Qui questo suono roboante e ripetitivo si inchioda nella mia mente accompagnato dal beat e da alcune variazioni azzeccate. “Night train” risulta atmosferica, tanto. La vedrei nella colonna sonora di “Blade runner 2049”(Hans Zimmer & Benjamin Wallfisch) o di qualche altro film sci fi. Le sue spirali sonore mi fanno pensare a tratti a Vangelis. “Summer fog” offre altro beat intrigante con synth/arpeggiatori di supporto ambient. Anche questa da film di fantascienza: asettica, profonda, penetrante, questi gli aggettivi che mi vengono in mente ascoltandola. Stupenda la variazione verso centro canzone. A tratti romantica questa “Summer fog”…ci sembra di toccarla questa nebbia d’estate…

Con “Circle” ci dirigiamo verso la fine dell’album. Altri suoni “secchi” come in altre canzoni. Beat magnifico pure qui. Movimento statico sembra avere proprio un’abilità nel confezionare i beat. Synth di supporto sempre distesi e ampi, molto atmosferici. Qui come altrove il mood è tanto dark. Arriva pure il cantato a dar manforte. “Fragments” rappresenta una sorta di chimera sonora dark, un’epifania inconoscibile, un luogo magico e allo stesso tempo enigmatico. La title-track “Millennial” chiude il disco con i suoi 7 minuti ed oltre. Si caratterizza per il solito doppio binario synth/beat. Anche qui il cantato va a meraviglia con il beat. Indovinate tante variazioni. Un downtempo/chill out abbastanza movimentato. Alcuni synth sono stupendamente dark verso il centro della song. Sicuramente la migliore della serie questa title-track.

Il disco di Movimento statico innanzitutto è di livello internazionale per le sonorità che presenta. Inoltre il livello tecnico è ragguardevole come già accennato. Notevole la ricerca sonora, come non notarlo. Il mood tra il dark, il criptico e lo sci fi risulta elettrizzante, oscuro ed ammaliante. “Millennial” è un disco che va ascoltato dall’inizio alla fine come fosse una sola canzone a mio giudizio. Un disco che può sorprendere ad ogni nuovo ascolto dato che la mole di suoni messa in campo è sontuosa: ogni volta ci si può soffermare su cose diverse ed amare questo disco sempre di più…