NOALTER – Creatura analogica
Il cantautore bresciano Nicholas Balteo, la poli-strumentista piemontese Alice Pondrelli e SAM PUNKRAZIO, droide elettromeccanico programmato per suonare le parti di batteria durante i concerti, formano i NOALTER, band punk rock. Qui parliamo del loro EP intitolato “CREATURA ANALOGICA”, EP uscito il 28 gennaio 2019. System failure lo ha ascoltato e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.
“I santi tossiscono”, opener del disco, propone un punk rock abbastanza melodico che, tra le altre cose, è una delle peculiarità della band. I tempi non sono super-veloci come quelli di tante canzoni dei nostrani Punkreas, tanto per fare un esempio. Ascoltandoli non è difficile pensare a band come Tre allegri ragazzi morti o Sick Tamburo. I riff sono tanto accattivanti come pure il cantato di Nicholas Balteo. La seconda “Odio”, più veloce e dal riff tanto tagliente, manda il nostro pensiero ad Isterica, band che abbiamo ospitato(link recensione) un po di tempo fa sulla nostra webzine. Questa canzone mostra un sound tanto cupo ed incisivo.
Con “La stanza di Junko” si passa a sonorità, tra l’altro, più ska e con uno spoken in certe parti del pezzo. Anche qui la canzone è abbastanza melodica. “Questione di stile” lo è ancora di più, la più melodica del disco, la più pop. Qui Nicholas Balteo mostra tutta la sua abilità come vocalist in una canzone dal testo tanto interessante. Ascoltando questa band pensiamo anche a Clash o Green Day per alcune sonorità. C’è spazio anche per la canzone d’autore tra le diverse sonorità che ascoltiamo. “Sei corde” ha l’attitudine della classica “ballad” d’autore italiana ma non solo.
Abbastanza solida la sezione ritmica in questa band, il songwriting non è sempre convincente ma comunque al di sopra del 7. Ogni tanto si scatena un po di appeal e la produzione sonora è molto buona ma non eccellente. “Creatura analogica” è un disco per un pubblico vario che non si fossilizza su un solo genere musicale: c’è il pop, c’è la canzone d’autore, c’è l’anima punk, ci sono passaggi alternative rock. Un disco da 75/100 secondo il nostro parere. Un disco dall’afflato tanto underground e nel nostro mondo tanto “patinato” c’è davvero bisogno di una band come questa!