Motivi Per Litigare – Motivi Per Litigare

Cinque musicisti, un rapper (che canta!). Un sacco di influenze diverse. E tanti, tanti, Motivi Per Litigare”.

Così si presentano gli autori del disco omonimo in questione. System failure lo ha ascoltato e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

La prima traccia dal titolo “Reagisci” ci presenta un mix di sonorità hip hop ed alternative rock. Ci sembra di ascoltare dei Linea 77 più melodici e meno alternative metal. Il cantato è tanto clean su riff senza dubbio accattivanti. Metriche più intricate si intervallano con altre che lo sono meno. “Verità supposta”, invece, mostra più attitudine dub insieme all’hip hop: negli stacchi più melodici pensiamo a qualcosina di Giuliano Palma. L’incedere del pezzo si mostra a tratti convulso a tratti più melodico. Pensiamo pure ad artisti come Caparezza e Casino Royale.

Poi arriviamo a “Rapina” con la sua evidente “storia da raccontare” con sonorità che sono sempre tra alternative rock ed hip hop. La parte ritmica è sempre tanto solida e funziona come architrave per sostenere il cantato del vocalist rapper. “Cosa credi?” è la migliore del disco con il suo ritornello che rapisce e gli ottimi fraseggi di chitarra. Con “Vedere più in là” altro bel testo e chorus. Belli gli stacchi. “Pieni di vuoto” offre il contrasto tra una ritmica talvolta abbastanza dura e dei fraseggi di chitarra tanto catchy. Dopo i due minuti un passaggio tanto leggiadro che ci fa trasalire. “La questione” è la bonus track con il suo piano iniziale incantevole. Come sonorità segue le due precedenti. Un’altra perla del disco.

In “Motivi Per Litigare” ci sono davvero tante cose tutte insieme: il dub, l’hip hop, l’alternative rock, il funk. Un band dal sound anomalo e sperimentale Motivi Per Litigare, una band tanto difficile da etichettare: un sacco di influenze diverse, come detto sopra. E proprio questo è il loro punto di forza maggiore. Tanta sperimentazione condotta con talento e maestria.

Tanta importanza è data ai testi: “puoi ribaltare il mondo con le sole parole” come ascoltiamo nell’opener…

Una buona esecuzione insieme ad una produzione sonora e mixing più che discreti fanno del disco in questione un bel “pezzo da novanta” come si suol dire. Poi la voglia di sperimentare, i fraseggi di chitarra, ritmica solida e l’ottimo cantato completano il tutto.

Riprendendo le parole iniziali: “Un sacco di influenze diverse. E tanti, tanti, Motivi Per Litigare”. Si vede che dopo aver litigato molto i nostri hanno trovato la quadratura del cerchio!? Diciamo questo(scherzando) perché in Motivi Per Litigare sembra funzionare tutto a meraviglia e il loro sound “anomalo”, andando avanti con diversi ascolti del disco, finisce per piacere tanto e la percezione dell’anomalia si trasforma in assuefazione…

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