Moran Dix – Karma

Come non innamorarsi all’istante di “Demon divine”, una canzone dark synth pop che ci conquista subito con il suo chorus, una canzone che grazie ai tappeti sonori riesce a stimolare tanto la nostra immaginazione. Stupendo il bridge, come non notarlo. Pregevole pure l’effettistica. Poi ecco “Call me” dove i refrain electro e il beat abbastanza duro subito catturano la nostra attenzione. Non c’è dubbio che questa artista cura tanto il songwriting e “Call me” è la dimostrazione di queste parole. Stesse considerazioni valgono per l’audacia sonora e la ricercatezza dei suoni. Il refrain di basso di “Call me” rappresenta l’asse portante, l’architrave sul quale Moran Dix può dare grande prova delle sue abilità canore. “Mask and Beliefs” è il terzo di questo trittico che da solo esalta l’intero album. Qui il chorus è esplosivo davvero ed alcuni suoni ci strappano il cuore dal petto. E si perché Moran Dix è un’artista dal fascino sonoro ed estetico inconfondibili. Se entri nel mondo di Moran Dix non ne esci più a mio parere…

“Lonely” è una canzone con un beat ed un’estensione vocali spiazzanti. Qui Moran Dix ci porta ad altezze siderali con il suo cantato. Anche qui effettistica tanto apprezzabile. “Kill me with passion” offre reminiscenze alla Depeche Mode di qualche decennio fa nel sound. Questo come altro nell’album dimostra che Moran Dix ha scelto un preciso genere di riferimento ma lo esprime in diverse sfumature cercando di creare un appeal incredibile.

“Prisons” si presenta tanto orchestrale e profonda. Una canzone che ritengo tanto cinematografica ed adatta come colonna sonora di un film sci-fi o di un film “young adult” di avventura ed azione del tipo Divergent et similia. “You want me” sembra prendere in prestito sonorità ai recenti Omnimar di Maria Mar. Infatti, a nostro parere, Moran Dix potrebbe benissimo far parte di Dark Tunes per il suo talento e per il suo sound. Una delle perle dell’album “You want me”, un dark pop tanto ammaliante che è il marchio di fabbrica di Moran Dix. Anche in “You want me” un chorus tanto strabiliante.

“Wildly” offre ancora reminiscenze alla Depeche Mode con un beat tanto corposo, un dark synth pop cazzuto che dimostra che Moran Dix sa ammaliarti ma sa anche stenderti al muro. Come non pensare pure ai losangelini Night Club o Hana ascoltando Moran Dix. Dopo tutto il perimetro di riferimento di questi artisti è lo stesso a cui punta la nostra artista.

Con “Shadow” ed “Immortal beauty” siamo vicini anche ad una sorta di ambient per alcune sonorità. Infatti nel sound dell’artista non mancano tratti più ambient. Incantevole in alcuni passaggi la seconda. “Gone with the sin” conclude il tutto con un pop tanto arioso e sfavillante che potrebbe mandare anche a “Frozen” di Madonna. Stupefacente il beat a metà canzone.

“Karma” rappresenta la “summa” di tutto quello che Moran Dix è e rappresenta con i singoli che ha pubblicato nei tempi recenti. “Karma” è il suo manifesto: talento, ricercatezza sonora, grande songwriting ed appeal come pure mix e mastering(grande lavoro fatto in studio). Moran Dix ci presenta un dark synth pop, un genere musicale che in Italia fa fatica ad “attecchire”. E Moran Dix esalta questo genere rendendolo un piatto pieno di sapori ed aromi. Il problema di tanti artisti e band è l’originalità spesso. Moran Dix non viene toccata minimamente da questo problema. La sua musica è tanto stimolante ed accattivante ma soprattutto varia ed originale. Poi se lo spessore artistico e tecnico non manca, allora che dire, un plauso a Moran Dix per quello che è riuscita a creare in un modo assolutamente indipendente e con una determinazione e cattiveria sonora che pochi mostrano….

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