Kory Walt Blek – Moon

Kory Walt Blek è un cantante, compositore, produttore e musicista di Campobasso. Il suo lavoro spazia tra il rock, il progressive, lo space rock con una forte influenza di musica classica.

Conosciamo bene questo artista: abbiamo già recensito un suo disco, ossia “Lu – The Album”(https://www.systemfailurewebzine.com/kory-walt-blek-lu/). Ora vi parliamo del suo nuovo album che è intitolato “Moon”. Lo abbiamo ascoltato e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Le sonorità di “Moon” non sono tanto differenti da quelle di “Lu – The Album”. Kory Walt Blek mostra sempre una propensione eclettica. Nella sua musica troviamo diverse influenze musicali come già accennato: musica classica, progressive rock, dream pop, trip hop, electro etc. tutto fuso con tanta maestria e conoscenza dei mezzi a propria disposizione. In “Moon”, come negli album precedenti, Kory Walt Blek fa tutto da solo, dalla composizione, agli arrangiamenti, alla produzione e visto il risultato dobbiamo davvero elogiare questo artista: nonostante la sua giovane età sembra avere un estro davvero geniale.

Il suo sound ci fa pensare a quello di band come Sigur Ros, Radiohead, REM di qualche decennio fa e anche qualcosina alla Grimes dei primi album. Un sound eterogeneo dai tratti solari che sembra voler abbracciare l’ascoltatore. Refrain talvolta ipnotici, tappeti sonori sognanti, sonorità infantili, epifanie sonore: questo ed altro ancora troviamo nella musica camaleontica di Kory Walt Blek. Costui ci trastulla con le sue melodie accattivanti costruite con cura certosina.

Le canzoni non sono tanto diverse fra loro e mostrano uno stile consolidato ormai: come per “Lu – The Album” anche per “Moon” bisogna ascoltare tutto l’album come fosse una sola canzone, un unico viaggio che sembra non terminare mai…Non c’è bisogno di inventare o costruire navicelle spaziali per andare a colonizzare nuovi pianeti: grazie alla musica di Kory Walt Blek possiamo inoltrarci in tanti mondi se abbiamo voglia di scatenare l’immaginazione. Tra le varie canzoni ci ha colpito particolarmente “I’m learning”, una canzone pronta per il mercato discografico mondiale a nostro giudizio. Fantastici gli inserti electro di “Do you cry” o l’afflato tanto indie rock delle varie “All that you do”, “In a dream” e “Magic world” che, come le altre, ci offrono anche qualcosa di elettronico. Queste ultime canzoni citate forse allontanano questo “Moon” dal disco precedente: mostrano un afflato più indie rock e più descrittivo.

“Moon symphony” è divisa in tre parti ed è la parte del disco che si aggancia per la maggiore alla musica classica, musica classica che ha tanto importanza per Kory Walt Blek, un artista che cerca di unire classico e contemporaneo con una voglia di sperimentare che è da apprezzare tanto per noi di System failure che amiamo gli innovatori che cercano di non proporre la solita “solfa”. Con la prima parte pensiamo anche a Vangelis per alcune spirali sonore. La seconda parte offre un esordio davvero toccante con un climax sorprendente verso il finale. La terza chiude il tutto con il suo piano iniziale tanto delicato e i passaggi tanto cinematografici…

Kory Walt Blek ci offre un’altra gemma di preziosa bellezza. Le sue elucubrazioni sonore ci hanno stupito anche questa volta…Il voto per “Moon” è 81/100…Correte ad ascoltarlo…