Intervista a Scio

Leggo che “Il suo primo gruppo sono stati gli UDE (Uscita Di Emergenza) divenuti poi “IX CHEL” con cui suonava in giro per la provincia l’Indie Rock classico degli anni ’90”. Quale è la differenza tra suonare per te stesso e per una band?

Beh il rock va fatto insieme! suonare in una band penso sia educativo e per me lo è stato e continua ad esserlo. Dagli altri si possono imparare tante cose, c’è un continuo scambio di idee da tutti i punti di vista, poi c’è quella cosa di cui abbiamo tutti un po’ bisogno che gli altri facciano… ovvero “essere ascoltati” e I componenti della band…si ascoltano e cercano di capirsi. Suonare per me stesso per me significa semplicemente trovare l’idea compositiva che mi permette di analizzare o tradurre una suggestione in musica. Quando questa idea compositiva viene processata dalla band è il massimo della goduria.

E’ uscito il 23 novembre “Pseudoumani”, il nuovo singolo di Scio. Di cosa parla la canzone? Cosa raffigura il video?

Il video di “Pseudoumani” raffigura riquadri verticali che ricordano lo schermo dei nostri smartphone. Questa time-line evidenzia paure, ansie e insicurezze di una ragazza che alla fine danza in mezzo alla natura e ritrova la voglia di sorridere e di non essere dipendente dal sistema digitale. All’interno dei frame c’è spazio per riferimenti letterari (Gurdjieff) che ci ricordano come l’essere e il sapere devono essere accompagnati da una chiara comprensione per far sì che la persona cresca nelle consapevolezza. Chiude il video una eloquente frase di Eduardo Galeano che rafforza il messaggio che voglio dare al mio brano. “Il testo parla di come la mancanza di educazione nell’utilizzo delle “non più nuove” forme di comunicazione digitale abbia donato molto materiale all’antropologia e travolto le numerose e ormai fragili personalità umane, trasformandole in un sistema numerato che non s’interroga mai!“

Come è collaborare con Alessandro Zaccheroni e Massimiliano Zaccheroni?

Semplicemente un privilegio. Vedere da vicino come lavorano questi due professionisti è una grande fortuna. Poi c’è il fattore umano che rende tutto più facile. La loro umiltà nonostante le loro alte competenze ti fa mettere nelle condizioni ideali, per imparare e ed esprimersi al meglio. Una vera fortuna

In questo suo ultimo brano, come nei precedenti, Scio unisce diverse forme d’arte. Quanto è importante fondere le arti?

Penso che l’arte sia qualcosa che rasenta altre dimensioni. Unendo più arti l’esperienza che si crea diventa un’esperienza mistica. Ovvio che devi essere allenato per coglierla.

Cosa unisce tutte le tue canzoni electro? Perché l’electro e non altri generi?

Fare musica mi fa star bene… ecco cosa accumuna i miei brani. Pubblico un determinato genere, ma in realtà nel mio privato scrivo cose anche molto diverse.

Talento, studio e tecnica. Come si devono fondere?

Penso come una medicina. La posologia fa la differenza. Altrimenti o diventi uno sportivo dello strumento e ti mischi insieme alle migliaia di persone che fanno scale a 200 all’ora senza lasciarmi un’emozione o diventi un matematico vulcaniano. Lo studio comunque è sicuramente basilare.

L’album in uscita nel 2023, possiamo avere qualche anticipazione?

Attualmente è un po’ come la salerno-reggiocalabria. Ma l’importante è sapere che c’è. Il progetto prevede due bassi ed una batteria ed una tastiera per i tappeti elettronici, stiamo perfezionando il tutto.

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