Intervista a Motivi Per Litigare

1)Benvenuti. Presentatevi ai lettori di System failure e raccontate come è nata la vostra band…

Ciao a tutti, siamo i Motivi Per Litigare dalla provincia di Treviso. L’inizio è banalissimo. La classica situazione “suoniamo per passare il tempo e vediamo cosa salta fuori”. Visto il diverso background di ogni elemento, all’inizio eravamo un po’ scettici sul possibile risultato, ma poi avendo visto che i pezzi giravano, ci siamo applicati un pochino più seriamente. Ma mai con troppe pressioni perché fondamentalmente siamo un sacco pigri.

2)Come è nata in voi la passione per la musica?

C’è chi è stato influenzato dal papà, chi è stato costretto dal papà, chi ci si è dedicato per ribellione adolescenziale e non ce ne è mai uscito (anche dall’adolescenza), chi perché non sapeva che altro fare. Poi, alla fin fine, si sa che è come una droga: crea dipendenza.

3)Siete una band indipendente. Come vedete l’attuale panorama indipendente in Italia?

Domanda difficile con risposta ciclica (nel senso che gira e rigira si torna sempre sullo stesso discorso): tanti che vogliono fare, pochi spazi per farlo, ci si arrabatta come si può. Poi a qualcuno a va bene e a qualcuno no. L’importante è passare bei momenti insieme. E birrette. Tante birrette.

4)Come prendono forma le vostre canzoni? Parlate del processo creativo alla base…

Uno fa rap da una vita, uno ascolta blues, uno hard rock, uno dal metal estremo, uno dall’elettronica e uno che vive a pane reggae. Diciamo che ogni volta che uno ha un’idea, la propone e poi ce la giochiamo a dadi.

5)Chi scrive i testi? A cosa si ispirano?

Dipende tantissimo da cosa comunicano le sonorità del pezzo. Poi ci va di mezzo il vissuto. E le birrette.

6)Abbiamo recensito il vostro disco omonimo. Come è nato? Dove è stato registrato?

E’ nato con le tredicesime di quelli che lavorano. E per metterci un attimo alla prova in uno studio, esperienza nuova per gran parte dei componenti. E’ stato registrato in un proto-studio, che non è nient’altro che la stessa saletta dove proviamo, con un amico che ci usa come cavie per l’applicazione delle cose che studia. Non geo-localizziamo il posto al momento, visto che è ancora in costruzione.

7)Su quale traccia ci dobbiamo soffermare e perché?

Boh. L’hai ascoltato e credo tu abbia notato che i pezzi sono molto differenti. E’ difficile soffermarsi solo su un pezzo, anche perché non ci identifichiamo in uno in particolare. Come tutti i genitori, non possiamo ammettere che facciamo preferenze tra la propria prole. 🙂

8)Come avete elaborato il vostro sound?

L’idea di base è sempre cercare di miscelare le influenze di ognuno di noi ed è la cosa che riteniamo fondamentale.

9)Quali sono gli artisti che vi ispirano maggiormente al momento?

Qui siamo seri. Tre sono i nomi che ci mettono tutti d’accordo: The Roots, Toto e Pino Daniele.

10)Un appello ai nostri lettori per finire: invogliateli ad ascoltare la vostra musica….

Perché non farlo?