INTERVISTA A MIRIAM MASALA E FORESTA

Da venerdì 3 marzo in radio, nei digitali store e nelle piattaforme streaming “FRASTUONO”, il nuovo singolo di MIRIAM MASALA e FORESTA.

Miriam e Foresta si conoscono nel 2017 e iniziano a lavorare a stretto contatto sulla realizzazione di alcuni brani di Miriam. Più lavorano più l’affiatamento cresce finché decidono di provare a scrivere brani per entrambi, sfruttando questa enorme energia ed empatia artistica che si crea in ogni sessione di scrittura.

Li abbiamo intervistati…

Benvenuti. Come vi siete conosciuti?

Ciao a tutti. Ci siamo conosciuti nel 2017 grazie a Massimo Bettalico, nostro attuale manager. Lui ha avuto un’intuizione, ha visto una sorta di somiglianza nella sensibilità artistica di entrambi e ha deciso di farci incontrare. Effettivamente dopo un’ora di chiacchiere eravamo già affiatatissimi e questo feeling continua.

“Frastuono”. Di cosa parla questa canzone?

“Frastuono” è la testa che non riesce a focalizzarsi su un unico pensiero e ti fa impazzire. È la sensazione che nasce poco dopo un abbandono, quando nemmeno tu sai come ti reggono le gambe. Ma è anche quel legame. Un legame nella vita che ti permette di poterti lasciar andare quando non ce la fai più. Che ti migliora con la sua energia e ti celebra quando ce la fai.

Una domanda per Miriam Masala. Come è stato aver partecipato a un talent come Amici di Maria De Filippi? Cosa ricordi particolarmente di questa esperienza. Cosa ti ha trasmesso maggiormente?

Amici è stato un grande trampolino di lancio e da quell’esperienza mi porto tutti i ricordi indelebili e le spalle forti per affrontare il mondo della musica di oggi.

Ancora per Miriam Masala. Qual è il filo rosso che unisce le tue canzoni? Come nascono? Che ambiente crei intorno a te?

Il filo che unisce le mie canzoni è la libertà perché cerco di creare qualcosa in cui io possa ritrovarmi sempre e in cui appunto mi senta libera di essere me stessa completamente.

Una domanda per Foresta. Sei cresciuto in una famiglia di musicisti e hai affinato la tua esperienza musicale in America tra New York e Miami. Come ti ha formato questa esperienza musicale?

In America ho capito che bisogna sudare e lavorare sodo, ma che puoi ottenere TUTTO ciò che vuoi! Non c’è tempo per lamentarsi o piangersi addosso! Dalla famiglia invece ho imparato ad essere grato per le piccole cose e a sapere di poter contare su chi ti ama quando da solo non ce la fai.

Ancora per Foresta. Sei produttore. Quali sono le maggiori difficoltà del mestiere?

Imbattersi in artisti che ricercano emulazioni, che puntano ad imitare l’artista del momento invece di spingersi alla ricerca del proprio sound. Fare gavetta, fare ricerca, studiare, specialmente agli inizi, aiuta ad avere una base solida per non essere una meteora e durare nel tempo.

Sempre per Foresta. “Alzo le mani” e “Rimango da solo”: cosa ci puoi dire di questi due singoli? Presentali ai nostri lettori….

“Rimango da solo” è nato quando ho lasciato che la rottura di una storia d’amore non mia mi assorbisse. Mi ha fatto riflettere molto, capendo che bisogna davvero riuscire ad amarsi e accettarsi personalmente prima di poter attirare la persona che fa al caso nostro! “Alzo le mani” è un inno alla libertà di essere, dopo anni di dubbi ed incertezze!

Per finire salutate i nostri lettori e parlateci dei vostri progetti futuri…

Ci siamo dati del tempo per ritrovare noi stessi ed è stato fondamentale, avendo anche la libertà di non doversi costantemente cercare perché non siamo mai andati via, abbiamo solo chiuso un capitolo e ne abbiamo aperto un altro. “Frastuono” quindi è solo il primo di tanti altri brani che stiamo preparando caratterizzati da libertà e semplicità. Stiamo preparando diversi live in giro per l’Italia per poter condividere a pieno la nostra musica.