Intervista a Flavhia Ferrari

Benvenuta su system failure. Ci puoi parlare del tuo percorso artistico fino a qui?

Sì certo. Io ho iniziato a 6 anni nel coro della chiesa quando mia nonna decise di portarmi con sé. A 10 anni ho cominciato a cantare nel gruppo corale e teatrale dell’oratorio del mio paese venendo a conoscenza del mondo gospel. A 15 anni ho cantato nella prima vera band e da allora non mi sono più fermata. Ho fatto tantissima gavetta con piano bar, matrimoni, locali, qualche apertura di concerti estivi e feste di paese. Poi sono arrivata in Inghilterra e poi in Germania grazie alla vittoria di due concorsi. Sono torno in Italia per per ragioni legate alla sfera sentimentale e di lì a poco ho abbandonato il mio sogno per entrare realizzare il sogno di qualcun altro. Il mio background musicale ed il mio stile sono decisamente vicini al soul e all’R&B ma da un po’ di anni mi sono appassionata alla musica elettronica e l’ho voluta unire creando quello che è uscito poi fuori con “Sogni di altri”.

Inizia col Soul, l’R&B e poi la Techno. Come mai questo mix alquanto inusuale?

Perché penso che non ci siano generi assoluti nella musica. Penso che se fatti bene e con criterio più generi si possano fondere insieme creando qualcosa di nuovo. Questi stili rappresentano ed esaltano parti diverse del mio essere come persona e musicista.

Ho letto che: Fa molti anni di gavetta con la musica Live prima in Italia, poi in Germania e in Inghilterra dove ha l’opportunità di partecipare al Meltdown Festival e all’Oktober Fest Music. Quale è la differenza tra suonare in Italia e suonare all’estero?

Potrei stare a parlare con te di questo per delle ore. In maniera sintetica forse quello che mi sento di dire è che forse in Germania e a Londra gli emergenti sono considerati artisti in divenire. In Italia forse è po’ più difficile da sradicare alcuni preconcetti riguardo i giovani e gli artisti che vogliono uscire fuori dagli schemi fanno più fatica ad emergere.

“Sogni di altri”. Ci puoi parlare della genesi di questo progetto?

L’inizio di tutto è stato sancito dall’incontro avvenuto tra me e Andrea Allocca diventato poi il mio produttore. Ci siamo incontrati un giorno in studio per delle registrazioni di alcune cover e gli ho parlato del desiderio di lavorare ad un nuovo progetto personale di inediti e della necessità di trovare un brano che mi rappresentasse. Lui ha chiesto a Mitumme di scriverne uno per me. Dopo una chiacchierata e aver ascoltato alcune mie demo lei ha cucito su di me questo bellissimo brano. È stata straordinaria perché è riuscita a leggermi e ha saputo tirare fuori un concetto molto intimo. Dopo averla ascoltata l’ho guardata e le ho detto “ok, è mia”!

Di cosa parla “Sogni di altri”?

“Sogni di altri”(artwork a lato) è prima di tutto un viaggio introspettivo. E’ un brano che non parla di una cosa sola ma è legato a ciò che accade quando si vive una vita che non è la propria. È proprio quest’ultimo concetto che mi appartiene molto perché per molto tempo ho vissuto la vita che avrebbe voluto qualcun altro. Fortunatamente poi ho incontrato “l’altro giusto” che è Simone il mio attuale compagno. Lui mi dà la spinta e la fiducia giusta per credere in me stessa e vivere di nuovo il mio sogno.

Cosa rappresenta l’artwork del singolo?

La mia rinascita nella musica. Il mio ricominciare….

Quali sono le tue ambizioni come artista?

La mia ambizione è continuare a fare musica e a cantare in Italia, nel mio paese, il paese più bello del mondo. È quello di continuare senza snaturarmi. Spesso mi sono sentita dire che il mio modo di fare musica sia un po’ di nicchia. Ecco, spero che possa diventare per molti.

Riesci a bilanciare la tua carriera artistica e la tua vita?

Sì certo. Sicuramente è faticoso per una donna di 41 anni, ma ne vale assolutamente la pena. Come tutte le donne voglio realizzare il sogno di costruire una famiglia e so benissimo che sarà ancora più faticoso. Dico sempre, meglio una vita faticosa ed intensa ma felice e soddisfacente.

In un mondo in crisi climatica, sanitaria ed economica quale è il ruolo della musica?

Il discorso sull’ambiente con tutta la problematica che vi sta attorno è un tema che mi sta molto a cuore. Penso che tutte le forme d’arte insieme allo sport siano un veicolo per far porre attenzione a certi temi. Attraverso la musica si possono raggiungere le persone di tutte le età e di tutti gli strati sociali.

Per finire, saluta i nostri lettori ed indica loro dove trovare la tua musica….

“Sogni di altri” la potete trovare su spotify, Apple Music, ITunes , Amazon, Shazam.
Questo è il link dove potete andare.

https://distrokid.com/hyperfollow/flavhiaferrari/sogni-di-altri

E a breve anche il video su YouTube di Sogni di altri. Un saluto e un ringraziamento a voi per questa intervista…Con affetto Flavhia…