Intervista a Delitto su Carta
1) Ciao ragazzi, come nascono i Delitto su Carta?
I Delitto su carta nascono sotto questo nome, nel 2014. Anche se la storia della band inizia realmente nel 2004 con un altro nome che abbiamo dovuto cambiare per cause di forze maggiori. Non staremo qui a raccontarvi nel dettaglio la storia al fine di non tediarvi. Il nostro primo album in lingua italiana è stato “Sinestesia”, mentre prima scrivevamo musica in lingua inglese.
2) Da dove nasce l’idea del vostro nome?
Ok, allora ve la siete proprio cercata e dovremo tediarvi! Come già accennato prima, eravamo conosciuti con un altro nome e avevamo all’attivo tre dischi. Una band omonima che aveva da poco iniziato a fare musica inedita, ci contattò per costringerci a cambiare nome; perché loro lo avevano da poco depositato alla camera di commercio. Avendo noi ignorato questa richiesta ritenendola una cosa esagerata (visto che non siamo nè i Pearl Jam nè gli Aerosmith), ci inviarono una lettera di diffida (tra l’altro fasulla) e bannarono la nostra pagina ufficiale su Facebook. Inoltre chiedevano un rimborso spese notevole. Da questa vicissitudine è nato il nuovo nome della band Delitto su carta. Questa esperienza ci ha fatto riflettere come spesso la burocrazia possa annullare il tuo passato e a volte uccidere le idee già sul nascere, appunto sulla carta. Nel nostro caso hanno ucciso un nome ma non la nostra musica. Abbiamo trovato una grande consolazione nel constatare che questo gruppo, che ci ha derubato del nome, allo stato attuale, dopo anni non ha concluso niente.
3) Com’è avvenuta la creazione del singolo “La Neve di Marzo”, e dei vostri brani in generale?
Ogni disco che presentiamo è un concept. E’ stato così per “Sinestesia”, che parlava dell’interazione dei sensi, e lo è ora per “GURU”, che tratta dell’essere umano e dei suoi diritti. “La neve di Marzo” è un brano di quest’ultimo album che parla di un tema molto delicato che è l’eutanasia. Il titolo trae ispirazione da un’esperienza che uno di noi ha avuto con un proprio caro.
4) Sta per uscire “GURU, dalle tenebre alla luce”: cosa dobbiamo aspettarci da questo disco?
“GURU” sarà un disco molto impegnato a livello concettuale. Al suo interno sono trattati temi come l’apartheid, la pena di morte, i bambini soldato, l’immigrazione ecc…Abbiamo cercato di esprimere queste problematiche, sia del passato che del presente, cercando di evitare di “scadere” nella politica e rappresentando l’uomo nella continua ricerca di se stesso. Un disco che fa pensare e che vuole spronare ad auto-migliorarsi.
5) Quando i prossimi live?
I prossimi live saranno Sabato 23 Marzo all’Irish Rover a Latisana (UD), Sabato 25 Maggio al Birrificio B2O in Brussa per l’imperdibile presentazione del nuovo disco, Venerdì 28 Giugno a Portogruaro (VE) dove condivideremo il palco con i Neurox, una storica band del territorio, Domenica 21 Luglio alla festa della birra a Crespino (RO) e infine Venerdì 2 Agosto al Tajlandia a Bertiolo (UD)
6) Descrivetevi con 3 parole!
Semplici ma impegnati.