Intervista a Death Cell
Ecco a voi i Death Cell, band alternative rock di Rosignano Solvay(LI). Qui abbiamo recensito il loro Ep dal titolo “Lancia in Resta”. Li abbiamo intervistati per System failure…leggete cosa hanno da dire…
1)Benvenuti su System failure. Ci raccontate il vostro percorso artistico fino a qui?
I Death Cell nascono dall’idea di voler creare una band che unisse le varie influenze e esperienze musicali dei differenti componenti del gruppo: dal punk, al dark, al doom, blues e psichedelia, evolvendole in un suono personale, potente, oscuro e psichedelico. Nel 1992 abbiamo inciso il nostro primo demo-tape: “The Death Cell” che arrivò all’ascolto dell’ex chitarrista dei Death SS Paul Chain e gli piacque, tanto che ci invitò a registrare un album completo nel suo studio di Pesaro, sotto la sua produzione artistica. Nacque così “Magic Water”, album del 1994. In quegli anni abbiamo avuto l’occasione di suonare in locali importanti della Toscana, nostra regione di provenienza, e del nord Italia e di partecipare a eventi come la Festa dell’Unità di Pisa, dividendo il palco con gli Skiantos, e la rassegna internazionale Tremplin Rock di Parigi. Nel 1998 decidemmo però di seguire progetti di vita personali e di sospendere l’attività della band. Questo fino alla ricostituzione del gruppo di pochi anni fa, con la formazione a quattro elementi attuale. Iniziammo subito a comporre nuovi brani, accorgendosi con piacere che l’affinità musicale tra di noi non solo era rimasta intatta, ma addirittura esaltata dalle differenti esperienze musicali maturate negli anni da ognuno di noi. Il 16 novembre 2018 è stato pubblicato così l’EP “Lancia in Resta”, composto da quattro nuovi brani inediti, distribuito digitalmente dalla Native Division Records di Torino. Ad oggi la formazione dei Death Cell è: Franco Bonaccorsi (voce), Francesco Lenzi (batteria), Federico Cingottini (basso), Alessandro Grassi (chitarra).
2)Ci parlate del vostro background musicale?
Il nostro background è abbastanza vario. Da sempre ascoltiamo musica con band e generi differenti tra loro: rock, punk, blues, psichedelia, progressive, doom, gothic. Posso parlarti per me stesso (Franco – cantante) e se devo citare le band che mi hanno maggiormente influenzato, direi: Black Sabbath, Stooges, Velvet Underground, Doors, Pink Floyd, Sex Pistols, Clash, Joy Division, Bauhaus, Cure, Sonic Youth, Fugazi, Soundgarden, Jane’s Addiction, My Bloody Valentine, Ministry, Nine Inch Nails, Tool. Ma ce ne sarebbero molte, molte altre.
3)Come è nata in voi la passione per la musica?
La passione per la musica è innata e te la porti sempre dentro. Puoi sapere quando l’hai scoperta, ma nasce con te. Almeno nel nostro caso è così.
4)Perché vi chiamate Death Cell?
Tutti noi viviamo, spesso senza saperlo, in una cella dove passiamo il nostro tempo dalla nascita alla morte. Una cella in cui entriamo spontaneamente, da soli o per educazione e da cui pochi riescono ad evadere. Una prigione costituita dalle regole sociali che il potere, politico e spirituale, ha imposto sugli uomini da sempre, per limitarne la libertà di pensiero e di azione. Una catena di comando gestita da parte di pochi eletti che ha reso la maggioranza degli esseri umani schiavi e sottomessi a un sistema che ne codifica e indirizza tutta la vita, attraverso la paura, le false promesse e le inutili speranze. Un sistema che si è adattato ai cambiamenti del tempo e della modernità e che rimane intatto, purtroppo, anche ai giorni nostri, condizionando le nostre vite e le nostre scelte. Facciamo parte di un mondo ormai super tecnologico, ma con un sistema sociale arretrato e poco avanzato rispetto alle nostre origini come razza umana.
5)Come prende forma una vostra canzone? Parlate del processo creativo alla base…
Abbiamo solitamente due processi creativi. Uno è originato dalle idee dei singoli: un giro di basso, oppure una parte melodica di voce, o un riff di chitarra, che poi vengono sviluppate tutti assieme, aggiungendo ognuno il proprio strumento. Spesso però le nostre canzoni nascono dalle lunghe improvvisazioni musicali che ci concediamo in sala prove. Ci piace tantissimo improvvisare secondo il mood che ci prende, a volte lo facciamo anche dal vivo e è successo molte volte che parti di queste improvvisazioni siano divenute canzoni vere e proprie.
6)Abbiamo recensito il vostro “Lancia in Resta”(in cover subito sopra). Come è nato? Dove è stato registrato? Che tecnica di registrazione è stata usata?
“Lancia in Resta” è stato inciso negli studi de Il Poderino a Casale Marittimo, in provincia di Livorno, da Francesco Landucci, eccellente musicista, produttore, polistrumentista e studioso di musica antica con il suo progetto “Archeologia Sonora Sperimentale”, dove suona gli strumenti degli antichi, specialmente quelli etruschi, da lui personalmente riprodotti. Francesco è un nostro amico da tanti anni, che ha tra l’altro suonato nei Death Cell per un periodo a metà degli anni novanta, con cui condividiamo passioni e gusti musicali. E’ quindi la naturale scelta per incidere: è il quinto Death Cell in cabina di regia. La tecnica di registrazione usata è stata il digitale.
7)Chi si è occupato del songwriting?
Le canzoni musicalmente nascono da tutti i componenti della band, come detto prima. Io scrivo i testi in italiano o in inglese (Franco – cantante). Diamo molta importanza alle parole e a quello che vogliamo dire insieme con la musica.
8)Su quale canzone mi dovrei soffermare del disco e perché?
A noi piacciono tutte e ognuno di noi ha ovviamente la sua preferita, quindi non posso indicarne solo una a scapito delle altre. Come band riteniamo l’ep un’opera musicalmente compatta e omogenea, anche se le canzoni sono differenti tra loro e i testi divisi tra italiano e inglese, che si fa ascoltare piacevolmente dall’inizio alla fine e ci piacerebbe fosse così per tutti coloro che lo ascoltano.
9)Siete una band emergente? Come vedete la scena emergente italiana?
Ci sono molte band e artisti che suonano bene e che hanno idee da proporre, purtroppo penalizzati, quando non siano di primo piano, da una distribuzione non sempre efficace e da una sempre maggiore carenza di locali e eventi dove esibirsi, dato che ormai vengono ingaggiate quasi esclusivamente cover o tribute band. Troviamo che ci sia una maggiore originalità nelle proposte e una maggiore attenzione alla tecnica e alla cura nel songwriting rispetto al passato.
10)Con quale band o artista emergente vorreste collaborare?
Ci piace sperimentare e provare nuove strade musicali, quindi saremmo felici di collaborare con band o artisti con cui si possa arrivare a condividere una comune visione musicale di un progetto da portare avanti insieme.
11)Per finire, salutate i nostri lettori e invogliateli ad ascoltare la vostra musica…..
Un grande saluto a tutti i lettori di System failure e a tutti voi della redazione per lo spazio che ci avete concesso. Vi invitiamo ad ascoltare Lancia in Resta in streaming o, magari, comprandolo sulle piattaforme digitali dove è distribuito, con l’augurio che le canzoni e le atmosfere del disco vi piacciano. Di certo vi introdurrà nel mondo di suoni e parole che sarà il nostro nuovo album, che stiamo iniziando a registrare proprio in questi giorni e di cui Lancia in Resta fa da apripista.