Intervista a Cilio

Benvenuto sul nostro sito. Come è nata in te la passione per la musica?

Ciao e grazie dell’invito! Diciamo che non c’è stato un vero e proprio avvicinamento. E’ stato più uno studiarsi per anni per poi incontrarsi. E’ stata lei che mi si è avvicinata sotto diverse forme, alla fine ho capito che era musica. Ho vissuto diverse fasi in questa relazione, prima da ascoltatore poi da scrittore e infine da cantautore. E’ un’evoluzione costante.

Nel 2022 hai aperto il concerto di Tommaso Paradiso al No Borders Music Festival. Che emozioni hai provato?

E’ un emozione totale. Insieme alla mia band ho portato questo live per la prima volta in un locale a Udine nel mese di Aprile davanti a 200 persone. Tre mesi dopo mi sono trovato scaraventato davanti a duemila persone, vi lascio solo immaginare lo stato d’animo. Sono palchi a cui devi abituarti. Più di tutto sentivo responsabilità nei confronti di chi era di fronte, nei confronti del pubblico. Si aspettano qualcosa di figo e quel qualcosa di figo devi essere tu. Con le tue mille debolezze e i tuoi mille dubbi. Poi sali sul palco e tutto quello che ti toglie a livello nervoso nei giorni precedenti ti viene restituito al primo sorriso, al primo movimento di testa, al primo battito di mani o di piede. Ti ritorna un energia amplificata che porta a uno stato mentale indefinibile. E tu balli canti e ti muovi senza nemmeno accorgerti. Alla fine abbiamo suonato quaranta minuti, mi sembravano cinque. Spero di avere reso l’idea.

Cantautore rap con un animo funky. Perché questi generi e non altri?

Perchè il funky mi mette allegria. E io nella vita è così che voglio stare, o almeno quando ascoloto musica. Poi mi piace la parola, da qui il rap. Nelle canzoni guardo molto il testo. Mi capita spesso di pensare, ascoltando brani di altri, “cavolo questa avrei voluto scriverla io”.

il primo EP di Cilio. Di cosa parlano le canzoni?

vieni con me
Vieni con me è la semplicità dell’amore in una canzone. Vieni con me racconta piccoli gesti, è vita quotidiana fatta di arrabbiature, fatta di incomprensioni, di dentifrici spremuti a metà. Vieni con me ci racconta come la vita e l’amore si trovino sempre e solo nei piccoli gesti di ogni giorno

accenti
Accenti ti da un consiglio, vivi il momento, appoggia il telefono e condividilo solo con chi ti sta accanto. Balla, sfogati lasciati andare, metti da parte i problemi che sono la sola cosa che possono aspettare nel momento in cui sei impegnato a dare retta al tuo corpo che si muove.

liberami dal male
Liberami dal male racconta di cosa sarebbe disposto a fare qualcuno pur di arrivare, pur di mettersi in mostra, pur di essere considerato. Accettiamo di uniformarci, di diventare come gli altri, di non fare fatica per avere un pezzetto. Siamo disposti a dare tutto il braccio ma ci viene preso solo un dito, siamo imprigionati in un vizio in cui facciamo le cose e aspettiamo un giudizio. Liberami dal male ha un ritmo che ti inchioda, che ti rimane in testa e ti fa finalmente urlare. Liberami dal male è un mantra.

scappa via
Scappa via racconta di una serata in cui hai bevuto un po’, non troppo, ma il giusto per essere più audace di quanto tu non lo sia da sobrio. E racconta di come tu vorresti avvicinarti al ragazzo o alla ragazza che ti piace al banco, ma allo stesso tempo sai che questa cosa potrebbe non finire bene per mille motivi diversi. Alla fine l’unica cosa che speri è che l’altro scappi via per primo, per non farti rischiare figuracce o delusioni.

Quale canzone preferisci dell’ep e perché?

Sono due in realtà: “vieni con me” perchè è il primo, quello da cui è nato tutto. “Accenti” perchè è il mio manifesto.

Siamo in un mondo pieno di problemi per tanti aspetti. Quale è il ruolo della musica in questo mondo?

Farci ballare, farci volare, farci pensare. La musica è svago è movimento è evasione.La musica ci unisce nella maniera giusta. Non risolve niente la musica, aiuta ad aggiustare dandoti i giusti strumenti.

Quanto è importante sperimentare con la musica?

Quando crei inediti è già una sperimentazione. Ti metti in gioco e sperimenti, quantomeno con te stesso. Il fatto poi di piacere o non piacere è un discorso di un altro livello

Come vedi la scena indipendente in Italia?

Affollata. C’è più offerta che richiesta e questo solitamente svaluta il mercato, non solo a livello di prezzo ma a livello di qualità. E’ sempre più facile fare musica e la musica che esce è sempre di più facile e veloce fruizione. Però in mezzo a tutto questo è bello vedere che emerge chi merita, chi ci crede, chi si crea occasioni, chi se le va a cercare e chi si sa caricare sulle spalle kili e kili di “no”, di “non ancora”, di “bello, ma acerbo”. Alla fine la costanza e la genuinità pagano sempre, e l’occasione arriva. Bisogna farsi trovare pronti, essere un po’ tutti dei Pippo Inzaghi.

Come è il tuo live perfetto? Cosa non deve assolutamente mancare?

Il pubblico 🙂. A parte gli scherzi, non ho mai pensato al live perfetto per me. Perchè ho sempre rivolto il pensiero allo spettatore nell’organizzazione di un live. Ho sempre pensato a come metterlo a proprio agio, farlo divertire, ballare, emozionare. Il live perfetto è quello che faccio io, senza falsa modestia, perchè ci mettiamo l’anima, perchè ho dei musicisti straordinari, perchè ogni brano ha un suo spettacolo visual e perchè ti coinvolgiamo. Tutto questo arriva, quindi rispondendo alla domanda ti direi che non deve mai mancare la connessione tra pubblico e artista/band. E questa connessione avviene solo se sul palco c’è verità.

Per finire, saluta i nostri lettori e parlaci dei tuoi progetti futuri…

Se siete arrivati fin qui, grazie! Anche solo della pazienza. Se invece avete mollato prima, capisco 🙂. Ho altri brani pronti per la pubblicazione. Li pubblicherò nel corso del 2023, poi forse li chiuderò tutti in un primo disco, ancora non lo so. Mi piace questa libertà di poter cambiare in corsa, anche se con i prossimi lavori non sarò più così tanto libero. Ci sono delle novità, delle belle novità che portano il progetto ad un passaggio di livello. E poi voglio andare a suonare in giro. Insieme alla mia band si è creata un’alchimia incredibile, riusciamo a migliorare ad ogni live e riusciamo a trasmetterlo. Viviamo per questo, poter portare la nostra musica, le nostre parole i nostri brani a più persone possibili entrando in contatto con loro.