Chrysarmonia – Metamorphosis
Abbiamo già ospitato i Chrysarmonia con il loro video/singolo “I know who I am”(link). Ora tornano da noi con il loro EP dal titolo “Metamorphosis”, EP che contiene anche il singolo suddetto. System failure ha ascoltato tale ep e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.
L’opener “Perfect Storm” ci mostra subito riff tanto ruggenti e l’ingresso al cantato della lead vocalist Vania Guarini con la sua vocalità dai tratti soul, vocalità in prestito ad un contesto rock. Pezzo pimpante, “pezzo di pancia” molto adatto in sede live. Fabio Chiappella alla batteria scandisce il ritmo di una cavalcata sonora alquanto elettrizzante. Verso la fine anche un solo notevole di Davide Paggiarin(tanto presente più di una volta in questo disco con i suoi soli di chitarra) ed un drumming consistente.
“Piece of my dreams” comincia con arpeggio e sonorità alternative rock anni 90 che fanno pensare ad alcuni Cranberries ma poi torna subito l’afflato hard rock, afflato abbastanza predominante in questa band. Vania Guarini, qui come altrove, da sfoggio di grande estensione vocale oltre che di tanta tecnica. Estensione vocale che raggiunge “altezze siderali” in alcuni passaggi del pezzo di chiusura “Calm the fire” il quale si presenta in parte come una sorta di “ballad”. In questo pezzo, il quale è una cover di una canzone degli Alter Bridge, la presenza di un certo spirito rock settantiano è innegabile. Parole che sono valide anche per altri pezzi del disco. Infatti, ascoltando questa band come non pensare a Wolfmother o ai celeberrimi Led Zeppelin. All’inizio di “Calm the fire” Vania Guarini ci mostra anche un cantato tanto leggiadro che ci incanta.
Il “cavallo di battaglia” dell’EP è però il singolo suddetto “I know who I am”(link): qui tutto funziona alla perfezione. Perché? Tutto è bilanciato e al posto giusto. C’è un un riff che fa da asse portante e catalizza l’attenzione dell’ascoltatore insieme a Vania Guarini che stampa a lettere cubitali nella nostra mente le parole “I know who I am”. Una canzone da 9 senza dubbio, un brano con un songwriting davvero ben congegnato. Il problema con “I know who I am” è smettere di ascoltarla e non è una frase fatta ma una semplice constatazione del fatto che i Chrysarmonia hanno creato un qualcosa di unico ed irripetibile.
Cosa significa essere rock? Aver vissuto, saper lasciarsi andare, essere un ribelle, uno scapigliato…. Ebbene, queste parole sono suscitate dall’ascolto dei Chrysarmonia, una band che sa trasmettere in modo davvero molto buono, da 80/100 con questo EP, lo spirito rock di certi anni, spirito rock che secondo me in alcuni di noi non tramonterà mai. “Dopotutto, domani è un altro giorno”…basta che sia rock!