Chadia Rodriguez – Avere 20 anni
Chadia Rodriguez, rapper da Milano, metà marocchina e metà spagnola, si presenta come la nuova promessa del rap italiano. È uscito il suo primo ep dal titolo “Avere 20 anni”, ep che racchiude i diversi suoi singoli rilasciati negli ultimi mesi. System failure ha ascoltato questo
Ep e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.
Partiamo da “Sister (Pastiglie)”, pezzo ispirato ai Prozac +, pezzo che attacca l’uso indiscriminato di medicinali che si attua nella società contemporanea. “Sister (Pastiglie)” è una canzone dalle sonorità dreamy, un pezzo urban che manda il pensiero a qualcosa di Priestess. “Fumo bianco” presenta sonorità di un certo Ghali e parla di eccessi, di uso di droghe e sesso occasionale. Una canzone melanconica che trasmette disillusione. “Bella, nuda, matta, sempre tutta fatta” dice l’artista in “Bitch 2.0”, canzone che presenta ancora eccessi. Una canzone che offre anche una certa auto-esaltazione dell’artista, o meglio una auto-esaltazione di una certa rappresentazione che vuol dare l’artista di sé, una rappresentazione da “bad girl”, rappresentazione senza dubbio ostentata.
Finiamo con il citare “3G” canzone con Jake La Furia, canzone trap che a nostro parere è la migliore del disco per produzione musicale e per sonorità dure. Anche qui eccesso ed auto-esaltazione.
“Avere 20 anni” offre, tra l’altro, una sorta di spaccato di una certa gioventù contemporanea dedita agli eccessi. Il titolo non è casuale: “Avere vent’anni” significa spesso avere una certa propensione verso una vita dissoluta, una vita senza significato. Chadia Rodriguez è tanto attuale con le sonorità che offre nelle sue canzoni, sonorità tra urban, trap e rap, sonorità a tratti anche sognanti come abbiamo visto. “Avere 20 anni” è un prodotto che non passa inosservato, un ottimo biglietto da visita per quella che è considerata la nuova stella del rap italiano….