Bioscrape – Havoc

Con “Havoc” i Bioscrape ci offrono un alternative groove metal corposo e violento. Lo scream del lead vocalist Jack ci assale come una tigre furiosa sopra una ritmica possente nell’opener e title-track “Havoc”. Tra Slipknot e Korn le sonorità che ascoltiamo con una produzione non eccellente ma comunque tanto solida. Il songwriting e l’appeal poi sono da manuale. I riff taglienti come rasoi danno “tregua” alla batteria killer di Vittorio Caruso.

“Demise” arriva con qualche inserto electro/gothic ma il piglio è sempre lo stesso: da “punizione sonora”. Gli inserti più melodici sono di minore impatto rispetto ai groove ritmici e agli scream e ai riff per avere come risultato una maggiore potenza sonora e condividiamo in pieno questa scelta stilistica. Altre band le quali mi vengono in mente ascoltando Bioscrape sono due mostri sacri del groove metal ossia Pantera e Gojira.

In “Erase” si passa pure a qualcosa tra symphonic ed electro per una variazione sul tema dominante. Certo che i “riff mitragliatrice” sono proprio ipnotici. Verso il finale di “Erase” c’è anche uno spoken che anticipa l’uscita della canzone. “Nil” chiude il discorso: è un’outro con piano tanto suggestivo e viaggiante.

“Havoc” è un pugno nello stomaco che non si può evitare, un torrente in piena di alternative metal/groove metal che ci travolge e ci trascina con il suo impeto. Ci aspettiamo per il futuro un album completo da questa band. Ci aspettiamo grandi cose da loro per il futuro perché i presupposti ci sono tutti per spaccare di brutto!