NK – NK ep

NK è l’essenziale. La sintesi del percorso musicale di Nicola Recafina e Paolo Piermarini attraverso synth, arpeggiatori, drum machine e testi in italiano. Minimalista nell’aspetto, il logo ideato da Andrea Campesato e Guido Dal Prà è composto da tre linee e due punti. N e K in linguaggio morse.

Musicalmente si muovono nel mondo della new wave e dell’indie pop, in chiave elettronica. Introspezione ed emotività sono al centro delle liriche, scritte a quattro mani. Pensieri, rielaborazioni e vissuti.

I primi tre inediti sono stati registrati nell’ottobre del 2019, a Milano, presso il Blapstudio di Antonio Polidoro, mentre la produzione è stata affidata a Dario Pruneddu, del Santa Clara Studio. Il 14 febbraio 2020 è uscito il primo EP composto da tre brani degli NK, disponibile su Spotify, Itunes e Amazon Music. System failure ha ascoltato tale ep e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Con refrain ipnotici, basso prorompente e spirali sonore magnetiche si presenta l’opener “Las Vegas”. Tanto ammalianti sia chorus che bridge e ci sembra di essere a Las Vegas dopo aver preso LSD. Alcuni arpeggiatori hanno la funzione di ossatura del pezzo in un’atmosfera retrò anni 80. Muri sonori tanto ampi e distesi contribuiscono a rendere il sound stupefacente ed “invasivo” per la nostra “realtà”.

“Etereal” comincia più tribale e orientaleggiante allo stesso tempo. Ascoltando NK ci sembra di ascoltare alcuni Kraftwerk, i MARRS o cose simili. Sempre tanta attenzione riservata al songwriting, alla produzione come pure alla scelta scrupolosa dei suoni. Canzone molto dinamica per il beat “Etereal”, canzone che sembra disegnare una sorta di traiettoria in crescendo, un climax stupendo e pungente.

“Comunicazione”, come il resto dell’ep, sembra uscita dalla colonna di Stranger Things o di qualsiasi altra cosa retrò che riprende gli anni 80. “Comunicazione” è più dark delle due precedenti, forse la migliore della serie, tanto sci fi, fino al midollo. Gli arpeggiatori ci avvolgono con le loro “spire velenose” mentre i muri sonori disegnati dai synth non ci fanno mancare la terra sotto i piedi nel viaggio mentale che affrontiamo ascoltando NK.

Come non sottolineare l’ottima capacità di scrittura della band: testi davvero interessanti per un prodotto congegnato ad arte(per produzione, per songwriting e per appeal) che tanto catalizza la nostra attenzione. Dopo l’ascolto dell’ep in questione ci accorgiamo che il “veleno elettro-psichedelico” di NK è già entrato nel nostro sangue e ci sta già trasformando: il nostro cervello e la nostra anima non saranno più come prima! Non vedremo più con gli occhi di prima! Dove trovare queste pillole con il simbolo NK? Ora che siamo entrati nel loro mondo astrale-surreale-onirico non possiamo più uscire e non possiamo stare senza le pillole NK… Non possiamo smettere di pigiare play sul nostro Spotify. Siamo sicuri che NK sarà la droga del futuro per chi ama alcune sonorità electro tanto viaggianti e seducenti…