sOs – s_01

L’ep comincia con “Memento mori”. Troviamo un basso prorompente in esordio canzone. Poi entra il cantato e gli altri strumenti. Il sound è una sorta di alternative rock con qualche striatura rap. Le chitarre ringhianti portano tanto groove quando arrivano. Il lead vocalist è tanto carismatico e la ritmica abbastanza solida. Niente male il songwriting della canzone con questo stacco verso la metà con drumming imponente. “Memento mori” mostra tanto appeal con questi riff e versi ripetuti, una canzone che funziona, una canzone che convince….

“Briarcliff” ci porta alcuni riff alternative metal e slap per una canzone tanto pungente e pimpante. Le seconde voci rendono il pezzo ancora più arrembante. A tratti questa band mi fa pensare a Linea 77. “Robert Johnson” è la terza della serie con questi fraseggi tanto delicati, una sorta di ballad emozionante. Davvero azzeccati gli inserti electro e questo mood che fa pensare a qualcosina dei Litfiba di qualche decennio fa… Qui come altrove come non notare i testi: grande capacità di scrittura in questa band….

“Dalia nera” è presente anche con un video davvero ben fatto su Youtube. Arrivano gli interventi vocali di Laura che arricchiscono la song e la rendono più varia, più complessa oltre a rappresentare una sorta di “mutamento” dal tema portante. Bello il solo che si lega al primo intervento di Laura. Il mood anche qui è tra alternative rock ed alternative metal con riff sempre pesanti e laceranti.

Infine arriva il pezzo che si chiama come la band(sOs). Qui è la chitarra blues a rendere il tutto ancora più ricco e stratificato. Il pezzo comincia in modo soft poi tira gli artigli fuori con i soliti chitarroni ruggenti ed una ritmica killer che rende la song robusta.

È un estro alquanto arrabbiato ed alternative quello di sOs, un estro che a noi piace e non poco. I “burberi” del rock a noi sono sempre piaciuti, quelli che arrivano e donano un po’ di brio alla festa con il loro essere tanto gagliardi ed arcigni. Inoltre, e come non dirlo, troviamo tante sonorità nell’ep in questione: a tratti ci sembra di ascoltare anche i Rage against the machine in “Briarcliff”. Insomma, un prodotto musicale dalle varie sfumature e con tanto appeal e spirito impetuoso, un prodotto che non annoia, questo è certo, un prodotto che ci ha piacevolmente stupito….

Ultima cosa….ascoltate l’ep più volte per cogliere le tante sfumature e la sontuosità di questa band….

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