Ricky Ferranti – il suo album “Nuovi eroi”
Abbiamo recensito quasi ogni singolo dell’album in questione di Ricky Ferranti quindi proviamo a fare qualcosa di diverso dalla solita track by track cercando di parlare dell’essenza di questo artista indie.
L’album si chiama “Nuovi eroi” e la parola eroi è di importanza fondamentale nel nostro discorso sull’album in questione. Ebbene Ricky Ferranti è un vero e proprio eroe del nostro indie o del nostro cantautorato attuale. Vediamo perché…
I suoi testi non sono mai banali, anzi. In “Non farmi la guerra” l’artista immagina di rappresentare la voce nella natura, natura martoriata nell’odierno antropocene. Nella title-track “Nuovi eroi” si parla della spettacolarizzazione di ciò che oggi sta avvenendo in nome della Scienza. Quindi sempre uno spirito “ribelle” da parte di Ricky Ferranti, uno spirito controcorrente che cerca di smuovere le coscienze. E quale migliore arma del rock per farlo? Il rock come il blues o come altro è sempre servito anche come strumento di “contestazione” tra le sue varie funzioni. Inoltre, l’artista fonde il rock con il folk a tratti(In “Non farmi la guerra” c’è anche qualcosa di ethnic). La chitarra è padrona nelle sue canzoni, il suo cantato è grido di protesta…
Riguardo “Mica così male”: “Mica così male” ironizza sul nostro modo di vivere in relazione a ciò che dal punto di vista socio-economico accade attorno a noi. Il capitalismo sfrenato ci porta a vivere una sorta di illusione, un mondo in una bolla fatto di esigenze preconfezionate ed omologate.
Poi la scelta di “E ti vengo a cercare” del maestro Battiato….capolavoro del maestro…
Insomma cosa bisogna aggiungere ancora per cercare di capire l’essenza di questo artista….??!
Ricky Ferranti è un cantautore contemporaneo con i piedi ben piantati nella tradizione rock e in quella cantautorale italiana, un cantautore che lancia invettive talvolta con soli di chitarra strepitosi o semplicemente con frasi o melodie tanto appassionanti.
Ricky Ferranti proviene da un’altra epoca: è un cantautore che proviene dall’epoca delle ideologie e ora, trovatosi nell’epoca della fine dell’ideologie, non può fare altro che essere se stesso e lanciare i suoi messaggi con tanta forza, con tanta audacia…
Siamo purtroppo nell’epoca delle verità plurime che si sostituiscono continuamente, siamo nell’epoca della patina superficiale, siamo nell’epoca del vuoto di senso….Abbiamo tagliato i piedi del tavolo sul quale si appoggiava l’occidente e l’umanità stessa…Abbiamo perso l’armonia con la natura e con Dio e siamo in caduta perenne nel buco nero del postmoderno….
Sono le canzoni e l’afflato controcorrente di Ricky Ferranti a scatenare queste riflessioni, un “eroe” del panorama indie italiano…Quindi avete capito perché? In un antropocene dove domina l’immagine e a volte anche la porno-immagine, in una società dei consumi, in una società dove il mainstream domina anche nel mondo musicale imponendo i suoi prodotti commerciali, ebbene questo artista in questo mondo prova a “sfondare” con il suo discorso, a “sfondare” i muri che tengono a bada le nostre coscienze, che “ingabbiano” le nostre coscienze….
Bisogna sfondare questi muri invisibili ma “reali” e cercare di imporre il proprio pensiero, le proprie idee, la propria visione del mondo, non quella imposta dalla videosfera imperante….e Ricky Ferranti con il suo rock o folk è un vero e proprio eroe ai nostri occhi…riesce ad imporre tanto bene il suo pensiero…che è il suo e di nessun altro….
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