Komatsu San: arriva l’EP “I tuoi peggiori 5 minuti”
L’artista bergamasco Komatsu San è protagonista di due dj set nella sua città. “Il primo ha preso vita il 24 Aprile all’Edonè in occasione del concerto di Whytrevxr e Demoncandy, e il secondo invece arriva il 6 Maggio, a un evento organizzato dalla Fantahouse presso Ink Club”, racconta l’artista.
E c’è anche una bella novità, un nuovo EP decisamente rumoroso, “I tuoi peggiori 5 minuti”. Segue un’intervista che racconta l’EP ed un periodo particolare per questo artista.
Partiamo dal titolo di questo nuovo nuovo “EP” di due brani, “I tuoi peggiori 5 minuti”. Perché hai scelto questo titolo? E perché hai messo insieme queste due canzoni?
Il titolo è semplice provocazione, ho voluto ironizzare su delle situazioni difficili senza preoccuparmi troppo delle conseguenze. Detto questo, spero che l’EP piaccia e che non sia i peggiori 5 minuti di nessuno!
“Pornodivo” è una canzone che potrebbe stata scritta dai Ramones, invece l’hai scritta e cantata tu. Il rock ancora oggi è un linguaggio universale? E perché?
Perchè è il minimo comun denominatore di (quasi) tutto il resto della musica. Soprattutto il punk. L’energia creativa viene spesa tutta nel sentimento e a nessuno importa dell’esecuzione tecnica, che invece allontana dall’empatia a mio parere.
Di cosa racconta il testo di “Pornodivo” questa canzone? Nonostante l’energia ed il sound noise sembra un brano piuttosto malinconico. O no?
Pornodivo è sicuramente un pezzo dolceamaro. L’ho scritto chiaramente pensando a tutti quei momenti della vita in cui non ci resta che ridere delle cose orribili che ci sono successe, o per lo meno prendendole con sportività. Forse è meglio razionalizzare e perchè no, riderci su.
“Scuola Sparatore Anthem”, sempre a rtimo di a ritmo di punk rock rumoroso, parte da temi importanti come la violenza e l’uso delle armi da fuoco… ma dove va a finire?
Va a finire, come “Pornodivo” d’altronde, nella banalizzazione (in senso positivo si intende), di qualcosa di brutto. Tantissime persone sono dei potenziali “scuola sparatore”, ma magari ascoltando la mia canzone si renderebbero conto di quanto è ridicolo come concetto. In parole povere: la violenza casuale è da sfigati.
Viaggiare nella testa di uno sparatore è senz’altro complicato… ma secondo te c’è una connessione tra ignoranza e violenza?
Non penso che l’ignoranza sia sempre correlata a un atteggiamento violento. Ci sono tantissime persone semplici che non farebbero male a una mosca. Il problema è quando il processo di razionalizzazione va a farsi benedire facendo arrivare le persone alle conclusioni sbagliate.
Continui, con questi due brani, ad esprimerti nel linguaggio del noise. Come mai il rumore in musica ti rappresenta, in questo periodo?
Perchè mi sono reso conto che quello che voglio è creare qualcosa che esprima al 100% quello che provo. Spesso ci si nasconde dietro al “lo-fi” per creare un’atmosfera artefatta, ma a me non interessa. La mia musica sono innanzitutto io, e la mia intimità è molto noise.
Che progetti musicali hai per il prossimo futuro? E invece a lungo termine?
Sto giá lavorando ad un altro EP, e sono molto felice di annunciare due dj set: il primo il 24 Aprile all’Edonè in occasione del concerto di Whytrevxr e Demoncandy, e il secondo il 6 Maggio, a un evento organizzato dalla Fantahouse presso Ink Club, entrambi a Bergamo. Nel futuro a lungo termine mi piacerebbe tornare a fare live, stavolta completamente strumentali.
Che musica stai ascoltando di più e come?
Ultimamente ascolto molta Uk Drill, è un genere che ho sempre mal digerito ma che negli ultimi giorni mi tiene compagnia e mi gasa molto, specialmente durante gli allenamenti.
Come vedi la ripartenza di concerti e dj set?
Vedo già code chilometriche fuori dai locali e ne sono molto felice, chiaramente spero che a questo punto il problema Covid sia non dico un ricordo ma quasi. Mi piacerebbe molto poter andare almeno ai locali estivi senza mascherina.
Komatsu San: l’EP “I tuoi peggiori 5 minuti” su Spotify
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