Intervista a Overcardano

Com’è nato il nome della band? Potreste raccontarci un po’ di voi?

Cercavamo un nome che potesse esprimere il modo in cui concepiamo la nostra idea di band, un progetto dove ognuno apporta il proprio contributo cercando di essere se stesso alla massima potenza. Per quanto riguarda l’origine del nome abbiano scoperto che nel motore, ad esempio di una moto, c’è un pezzo che si chiama “cardano” ovvero un “organo meccanico” che trasmette l’energia cinetica cioè fa muovere il motore. Ecco in questo senso noi ci sentiamo i 3 “cardani” che costituiscono il motore della band. In più, casualmente, il nome un po’ richiama il cognome di uno di noi, Maurizio Cardaci, da cui è partita l’idea di scrivere canzoni.

Siete tre amici che provengono da diverse esperienze. Qual è stato il vostro percorso formativo e che cosa vi ha influenzato di più?

Siamo tre musicisti, tre entità con estrazione musicale diversa e in Overcardano ognuno di noi mette in campo le proprie esperienze e i propri gusti musicali senza compromessi o mezze misure, con l’intento dichiarato di fonderli in maniera coerente e moderna. Nei nostri pezzi sono sempre presenti una chitarra rock e sintetizzatori, il tutto tenuto insieme dalla sezione ritmica di basso e batteria. Riguardo alle nostre influenze proveniamo tutti da esperienze musicali molto diverse tra loro. Maurizio è un “beatlesiano di ferro” con varie digressioni verso Bob Dylan, The band e Van Morrison; Gianluca nei diversi periodi della sua vita ha subìto parecchie influenze dal rock dei Led Zeppelin e dei Pink Floyd, al soul di Stevie Wonder e Bruno Mars, per passare poi alla fusion di John Scofield fino alla musica elettronica di Brian Eno. Fabrizio da bassista ha sempre ammirato il grande Jaco Pastorius, mentre per quanto riguarda i suoi riferimenti condivide con Maurizio e Gianluca la passione per The Beatles e Led Zeppelin ma in più è stato influenzato da Jimi Hendrix, The Who, The Clash e anche da Earth Wind & Fire, Level 42 oppure U2 e Simple Minds.

“Dimmi si!” è il vostro nuovo singolo. Potete parlarcene? Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del brano?

Nei primi due singoli che abbiamo pubblicato “Fuori di me” e “Sta cambiando il vento” era molto presente ed evidente la matrice rock. Questo terzo singolo è più una vera e propria “ballad” con una venatura più pop, pur avendo mantenuto la parte per noi sempre fondamentale del “Rock’n’Synth”. La realizzazione del brano è stata relativamente veloce, circa 4 mesi. Ad oggi ci stiamo orientando verso un’uscita ogni tre o quattro mesi per poter realizzare quattro uscite all’anno. Siamo partiti da un’idea di base della canzone e poi ognuno di noi è intervenuto sia sulla stesura che sull’arrangiamento. Abbiamo constatato che ad oggi le versioni inziali dei nostri pezzi sono sempre notevolmente differenti dalle versioni finali. Questo accade perché il brano viene trasformato dalle personalità dei diversi componenti del gruppo. Un’altra cosa importante da rilevare è che quando su un brano ci sono delle opinioni differenti, ad esempio sul testo, sulla struttura o sul tipo di suono da utilizzare, nasce sempre un “botta e riposta” anche molto “animato” (tranquilli non ci siamo mai picchiati 😊), ma alla fine non c’è mai un vincitore nel senso che non c’è un’idea che prevale sull’altra, piuttosto si cerca sempre un compromesso che soddisfi tutti e tre. Come dire, non c’è un vincitore ma si vince sempre tutti insieme!

In “Dimmi si!” troviamo un amore che nasce da uno sguardo e che ti cambia per sempre la vita: quanto l’amore oggi influenza le vostre canzoni e la vostra scrittura?

Beh, parecchio. In “Dimmi si!” c’è stato un gran lavoro a livello di testo per cercare di raccontare la più grande storia d’amore mai raccontata. Abbiamo cercato di racchiudere nel testo quelli che sono secondo noi gli ingredienti o gli archetipi della “grande storia d’amore”.

Cosa dobbiamo aspettarci dal vostro futuro artistico? Avete in cantiere un progetto più ampio o attualmente vi state concentrando a pubblicare solo singoli?

Siamo appena usciti con il nostro terzo brano quindi siamo attualmente in piena fase promozionale del singolo. Ma contemporaneamente siamo già al lavoro sui nuovi pezzi. Oggi l’attività musicale è più improntata sui singoli ciò non toglie che ci piacerebbe in qualche modo pensare a un disco o a un ep. Abbiamo molto altro materiale che magari non è adatto ad uscire come singolo ma starebbe benissimo in una raccolta perché ha una vibrazione musicale differente. Oggi il disco sembra non andare più di moda o meglio sembra non essere più lo strumento principe. Noi stiamo pensando ad altre soluzioni per poter veicolare la nostra musica, magari attraverso un gadget, tipo una maglietta o un cappellino, con allegato un “QR Code” o una Chiavetta USB che dia accesso ad un link in cui trovare non solo i singoli ma anche altri brani, i video usciti, delle foto, la raccolta delle interviste e altro materiale. Ci stiamo ragionando, se vi va continuate a seguirci sulle nostre pagine social.