Intervista a Collettivo Casuale

Su System failure oggi abbiamo il piacere di avere con noi Konrad Iarussi, leader del Collettivo Casuale. Ciao Konrad, per iniziare, ci parli un po’ di te e di come è nato questo progetto?

Parlare di sé è sempre imbarazzante. Un atto di presunzione forse. Forse però la risposta è dentro le mie canzoni. Ecco, si, se volete davvero conoscermi, leggete o ascoltare i miei testi. C’è la parte più vera di me. Questo progetto nasce da una storia di stima che poi diventa amicizia. Quella con Piero Filoni . All’epoca, nel 2020, lui suonava con Diana, e per questo la propose come cantante. Dopo il disco Aria, lui ha proseguito col progetto solista e io e Diana siamo rimasti nel Collettivo. Dopo l’uscita de I Colori del Dolore, abbiano sentito bisogno di cambiamento. Così Diana farà altro, e io, continuerò a riunire artisti nel mondo del Collettivo. A breve annuncero’ il nome della nuova cantante. Poi c’è la meravigliosa Zita al violino e il funambolico produttore Guido Paolo Longo… che viene e va in libertà.

“I colori del dolore” è il titolo del vostro ultimo disco fresco d’uscita, che ha dietro di se una storia personalemolto toccante. Ti va di raccontarcela?

Questo disco nasce dopo la morte di mia madre. Improvvisa. Non parla solo di lei, ma di tutte le cose belle che possono nascere dai momenti difficili. La musica ti salva perché è un contenitore di emozioni. Così, ho lasciato tutto il dolore in questo disco ed io mi sono tenuto i colori.

Virgin Music Group! Un “partner in crime” di tutto rispetto per questo nuovo l.p.. Sbaglio?

Beh, che dire, dopo tanti anni e tanti dischi, è un grande riconoscimento. Quasi un premio alla carriera. I risultati si vedono…. Di questo devo ringraziare la nostra agenzia, la Dig Up Agency, che ha creduto in questo disco sin dal principio. Ci tengo a ringraziare anche Alessandro Carletti Orsini della nostra ex casa discografica Music Force che ci ha lasciati liberi di spiccare il volo e di firmare con la Estro Records/Virgin Music Group.

Questo full-lenght sta avendo un grande riscontro da parte del pubblico, come ti fa sentire ciò?

La cosa che amo di più è leggere su Spotify che in quel preciso istante qualcuno sta ascoltando il disco. Cerco di immaginare chi possa essere. Uomo, donna. Un essere felice o triste. Se è una coppia che fa l’amore con la mia musica, ecc È fantastico.

Collaborazioni di prestigio ne abbiamo? (risate, ndr)

Beh, sono stato fortunato a incontrare grandi artisti che hanno amato la mia musica. Da Rocco Tanica a Mauro Pagani, Manu Chao, Sergio Carnevale, Mauro di Domenico, Gianni Siviero. Più di tutti, però ringrazio Zita Petho, per 20 anni di pura amicizia e folli sviolinata.

“Mi parli da lì” è il primo singolo estratto… è il brano a cui tieni di più?

È il brano che mi ha fatto smettere di soffrire. Ci tengo perché è l’addio a mia madre. Ci sono però pezzi che parlano più di me. Ruvido, Questo farci male, Nessuno. Poi ci sono due pezzi magici. Nati come se dettati dagli angeli. I MARINAI E DEEPLY.

Se dovessi definire il vostro genere musicale, quali aggettivi useresti?

Cantautorale, istintivo, emotivo, catartico.

Sold out al release party: quando potremo vederti in tour?

È un inverno dedicato alla ricostruzione. Via Diana… dentro … non ve lo dico. Stiamo provando con la nuova cantante con cui credo saremo live dopo l’estate. Io invece, comincerò il Tour di 2 mesi a Luglio. Con tantissimi live soprattutto in Puglia.

Grazie della tua disponibilità Konrad, in chiusura, ti chiedo di lasciare un messaggio per i nostri lettori.

Voglio lasciare un enorme grazie alle migliaia di persone che stanno ascoltando questo pezzo di me. Non fermatevi. Lasciatemi sognare.