Francis Harbour – Reborn in Power

Nell’estate 2019 prende vita il nuovo EP di Francis Harbour dal nome “Reborn in Power”, disco registrato presso New Born Recors a Barletta e prodotto/promosso da Ghost Label Records. 6 brani rock/grunge anni 90 con aggiunta di pianoforte e tastiere di Alex Terlizzi e con tracce di batteria in 4 brani. System failure lo ha ascoltato e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Linee melodiche vellutate contraddistinguono l’opener “Healing Flame”, una sorta di ballad dall’estro comunque grunge/alternative rock. Stupendo il solo di chitarra dopo i due minuti. Sonorità simili le troviamo nella successiva “Dove and crow” dove troviamo, come nella canzone precedente, un cantato tanto sofferto e tanto struggente. Tanto lirico ed emozionale questo pezzo. Anche qui un solo strabiliante. “My toxic friends” è più latineggiante: una canzone che sembra arrivare da qualche spiaggia del Sud America. Qui la fanno da padrone le tastiere di Alex Terlizzi in alcune parti del pezzo. “Self deception” segna la svolta: molto più profonda delle altre, molto più intensa con alcune sonorità e cori che rendono la song tanto ampia e distesa. Bello il dialogo tra tastiera e chitarra verso metà pezzo ed archi verso la fine. “What a bore” non si discosta tanto dalle altre: c’è sempre la solita song/ballad in cui primeggiano un uso virtuoso della chitarra accompagnato da intermezzi di tastiera. Qui, però, si raggiungono alcune “vette” che ci stimolano proprio. “Legend of demigod” termina il tutto con tappeti sonori tanto evocativi. Il finale qui a tratti psych fa viaggiare il nostro cervello.

Francis Harbour con “Reborn in Power” è una sorpresa assoluta per me. Proviamo a spiegare perché…I brani rock/grunge anni 90 di questo disco sono suonati ed offerti al pubblico in una dimensione lirico/intima, una dimensione comunque capace anche di esprimere una discreta potenza sonora. Per tutto il disco serpeggia un lieve spirito psych che impreziosisce il tutto, spirito psych dovuto ad un “certo” uso sia della chitarra distorta che delle tastiere. Lo spirito tri-anime del disco, se posso usare questo termine, è davvero una sorpresa: Francis Harbour con “Reborn in Power” ci spiega come si possono fondere alcune sonorità grunge unplugged(NirvanaAlice in chains), sonorità “on the road”(Eddie Vedder della colonna sonora di “Into the wild”) e alcune sonorità psych anni 70(grazie alle tastiere). Insomma “Reborn in Power” è un intruglio intrigante e sorprendente che da un senso alla parola indie-rock, ma veramente indipendente e non a parole…Dopotutto chi fa musica o arte deve sperimentare, deve “aggredire” l’ascoltatore in generale e la morale borghese nel particolare. Dopotutto chi fa musica o arte deve emozionare con intenti fuori dal comune. Ebbene Francis Harbour con “Reborn in Power” fa tutte queste cose insieme e noi siamo grati al “creatore” che egli esista…