Evil Knievel – Evil Knievel
Davide Cocco Cocconcelli(voce, chitarra), Marco Falavigna(batteria), Luca Camellini(basso, voce), Riccardo Rossi(chitarra, voce) e Daniele Rossi(chitarra, effects & keyboards) sono gli Evil Knievel, band hard rock/blues/psych rock da Modena. Abbiamo ascoltato il loro disco omonimo e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.
Sulla pagina facebook della band troviamo i nostri in un camper: chi a fumare, chi con i capelli lunghi e fluenti, chi sopra il tetto a piedi nudi, chi con una camicia psichedelica. Un’immagine anni 60-70, un’immagine simbolica che sembra già dire molto degli Evil Knievel: infatti, costoro offrono un hard rock/blues/psych rock che richiama molto gli anni appena citati.
Ascoltando “Safety man” con la sua leggerezza e la sua melodia come non pensare o ai Love o a The Who. Che assoli di chitarra ammalianti e che cantato leggiadro da parte di Davide Cocco Cocconcelli e compagni. Uno dei migliori pezzi del disco sicuramente. “Strike” è più hard rock classico e pensiamo ai Creedence Clearwater Revival ascoltandolo. Davvero irresistibile questo pezzo. Quanta forza e potenza sonora da parte di Davide Cocco Cocconcelli in questa canzone. Solo queste due canzoni bastano per farci carpire il mondo sonoro di Evil Knievel, un mondo sonoro da “summer of love”, un mondo sonoro per chi ha ancora lo spirito hippie che scalpita.
Tanto hard rock anche la title-track che manda la mente a tanto blues di quegli anni, canzone che fa pensare ad alcuni Led Zeppelin o AC/DC. Riff raggianti caratterizzano la canzone, riff accattivanti che si stampano nella nostra memoria insieme al ritornello. Abbiamo anche un assolo apocalittico in un passaggio. “Dry soul”, invece, è una sorta di ballad tanto evocativa, una canzone che manda la mente ad alcuni Lynyrd Skynyrd.
Anche “How Many Money I Must Give You?”, canzone furiosa ed arrembante, e “Sparks” mandano la mente ai Led Zeppelin mentre “Stranger” fa pensare ai Pink Floyd di “A Saucerful of Secrets”, canzone davvero stupenda, un ottimo esempio di psych rock, canzone super-viaggiante. “Leave Me Alone” sembra citare certi Wolfmother o ancora i Led Zeppelin con le sue sonorità, canzone notevole anche questa.
La musica di Evil Knievel è per chi ha uno spirito “wild”, uno spirito davvero selvaggio, difficile da domare. Musica per chi ha tanta voglia di viaggiare, musica per chi vuole vivere “on the road” perché è “born to be wild”. Evil Knievel ci “sorprende” perché ha saputo rielaborare e riscrivere alla perfezione sonorità che fanno parte di un mondo ormai tanto lontano da noi, noi che siamo ogni giorno “ubriachi” della video-sfera mediatica che tutto fagocita. Inoltre, come non dirlo, “Evil Knievel” è un disco ottimamente eseguito, una perla da ascoltare davvero tante volte senza mai stancarsi….