Chrome sky – Ice god
Si parte con la title-track con questi riffoni pesanti modern metal e tanta elettronica che formano un muro sonoro ragguardevole. Il cantato è tanto carismatico e le variazioni rendono il pezzo tanto stimolante. Stupendi i bridge verso metà pezzo con questo andamento tanto ritmato che sembra voler spezzare il dinamismo forsennato tipico della song.
Poi sopraggiunge “Greedy hands”, un pezzo con dei refrain tanto ipnotici. Anche qui un sound granitico ci assale e pure il cantato diventa più duro. Ritmica sempre tanto dinamica pure qui. Songwriting sempre tanto interessante con variazioni repentine e l’appeal di certo non manca. Bridge verso metà pezzo da paura, non c’è che dire! Poi ecco “No time no space” con queste tastiere/synth prese in prestito, sembra, ad Emerson lake and palmer. Qui l’elettronica prende il sopravvento sul resto. Incredibile la ritmica verso il finale. Con “Serpens MCMXCVIII – MMXXII” penso a qualcosa dei Powerman 5000 con questi refrain electro e arpeggiatori tanto sci-fi, uno strumentale che serve da sigillo per questo ep. Davvero forte la parte con kick ora martellante ora quasi dance.
L’impianto dei Chrome sky è sempre industrial metal, un industrial metal dai toni progressivi, un industrial metal roccioso ed arrembante, un industrial metal stupefacente. Tanta cattiveria sonora offerta da questa band che con tanta cura offre un songwriting intrigante.