Deflag – Let us all unite!

“Liberation” ci offre subito chitarre grintose e riff corposi accompagnati da un blast beat infernale. Daniele Pagani è uno dei punti forza della band con il suo scream. Fabio Gianasso è una batteria killer non c’è che dire. Non manca pure il bridge melodico per dare una sorta di momento di riflessione con il basso in evidenza e qualche frase di chitarra. Poi un secondo bridge e poi si riparte di slancio con tanto groove metal. “Heart of porcelain” presenta altre rasoiate per il nostro capo di malcapitati. Davvero tanto buono il songwriting come pure il livello tecnico(mix, master, produzione). “Heart of porcelain” offre un chorus e degli stacchi pazzeschi oltre che una ritmica indiavolata e ben congegnata. I momenti melodici sono sempre tanto azzeccati.

“Dig deep” rappresenta un’ulteriore martellata senza scampo! Questa band mette insieme potenza sonora e melodia in modo stupefacente e i vari pattern sonori si sposano a meraviglia. La sezione strumentale e ritmica sono super rocciose come pure il cantato abbinato. Cè tanta cattiveria sonora in questa band, caratteristica che manca a tanti in Italia….

“Forgive forget” mostra ancora un songwriting tanto indovinato e qui come altrove la struttura della song è tanto frammentata e questo contribuisce a renderla incredibilmente stimolante. “A little part of” conclude il tutto con la sua magnifica potenza sonora e ritmica super sostenuta.

Deflag con “Let us all unite!” sembra mettere insieme hardcore e groove metal in modo elegiaco! Ascoltandoli ho pensato a Cage Fight, una band hardcore supef figa e potente che ho scoperto negli ultimi tempi….