TEO GFO – La Città del Sole

E’ finalmente uscito e disponibile su tutte le piattaforme streaming e download ‘La Città del Sole’, l’album del Giovane Teo gfo.

Abbiamo già recensito qui su System Failure i primi singoli usciti anticipatamente e abbiamo apprezzato la crescita di qualità singolo dopo singolo. Chi già ci legge saprà bene che “La Città del Sole” é un concept album in cui il protagonista si rialza dopo una delusione e trova forza nella musica e negli amici per credere in se stesso e raggiungere la mitica Città del Sole – luogo idillico mentale/spirituale di ispirazione azteco/maya dove l’essere conta più dell’apparire, anche il singolo fa la differenza, i numeri non quantificano il valore di una persona.

‘Pensami (Pija da bere)’ é un brano divertente e irriverente dove il protagonista del concept decide di farsi una bevuta con gli amici per tirarsi su dopo la separazione dalla sua bella. Il messaggio che meravigliosamente passa non é l’affogare il dispiacere nell’alcool e autodistruggersi, bensì il ‘ricostruirsi’ grazie al rito della bevuta collettiva circondato dagli amici che ti conoscono e rimangono vicini e fedeli a ricordarti chi sei. Musicalmente abbiamo diverse influenze e strumentazione popolare, chitarra, fisarmonica, uno struggente assolo di sax, abbiamo rap e abbiamo melodia. Il sapore é generalmente indie pop in modo originale.

Ascoltando l’album di seguito ci si accorge che c’é un’aria che pervade tutte le tracce, nel profondo. Abbiamo citato i Maya, gli Aztechi…ecco che la musica latino-americana popolare colta é una grande influenza per Teo, sentiamo i ritmi andini/peruviani che sono stati ripresi anche da Manu Chao (molto amato da Teo Gfo). Avvicinandoci alla Città del Sole e quindi anche a ‘Ritorno all’Essenza’ questa influenza quasi mistica é ancora più evidente. Si tratta dei brani più meditativi e concettuali dell’album anche se espressi com linguaggio giovane e semplice.

D’altro canto, nelle recensioni precedenti ho portato alla ribalta anche l’anima allegra della musica di Teo che tra un’arrampicata e l’altra fuori ‘Dal Sottosuolo’ tira fuori spesso dei poroppopo’ dove tra la p e la o ci sono 50 sfumature di romanità…si perché si capisce immediatamente di dov’é Teo, non si nasconde e lo sentiamo più vicino. In barba a tutti Teo imbraccia la chitarra, canta…arriva il ritornello e cantiamo poroppoppo’ tutti insieme…e veniamo spazzati via… Per chi non l’ha ancora fatto consiglio vivamente di scoprirlo nel player qui sotto…

A cura di RikiAbi

Link streaming brani separati su Spotify:

https://open.spotify.com/artist/1yIUJ3EHvFa6gxw9UnLT2j

Link streaming su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=3YWiRF-eOZA&list=PL7xSPDzCSsW3dIBiE9WBgIJM1GD2FXM1N