Lonesome heroes – On fire

Lonesome heroes con il loro sound punk rock che da molto spazio a riff hard rock manda facilmente il pensiero ad un ben definito alveo punk rock californiano degli anni 80/90 del secolo scorso: parliamo di band come NOFX, Rancid, Bad Religion, Dead kennedys, Green Day etc, band con le quali io ho passato giornate intere “scostumate” mentre ero ancora tra i banchi del liceo e avevo la voglia di spaccare tutto e tutti.

Dopo aver inquadrato per bene il genere musicale dei Lonesome Heroes passiamo alla loro musica: certamente frizzante ed impertinente come richiede il genere con pattern ora più forsennati ora più melodici. “Romance is Dying” colpisce per la sua verve a tratti da ballad rock. “Ride or die” pure tanto ballad in alcuni passaggi incantevoli dal punto di vista melodico, passaggi che poi cedono ad altri più dinamici.

“On fire”, della quale è presente anche un video su Youtube(potete vederlo subito sotto), è il pezzo più forte della serie: grintoso, dal ritmo travolgente, un colpo allo stomaco senza dubbio, un pezzo con alcuni passaggi alternative metal che sono davvero azzeccati. “Don’t believe me” ci offre un esordio(e non solo quello) tipicamente hard rock, di quell’hard rock glam tanto “spettinato”.

“Born to lose” è una scheggia impazzita super punk, un meteorite pronto a disintegrare tutto. Qui cantato e ritmo si sposano proprio. Indovinati gli stacchi. Di “Too late for the grave” ci piace il songwriting: canzone sorprendente, varia, sfavillante. Riff epici come esordio in “Lonesome driver” e “Dead California” è tanto dinamica e pungente con un chorus che come altrove attira tanta attenzione da parte dell’ascoltatore. Come non notare pure lo splendido bridge.

“On fire” è il titolo giusto per questo disco dei Lonesome heroes, un disco che ti infiamma, un disco che è una sorta di invito a premere il pedale per far aumentare la velocità e il rischio senza aver paura di schiantarsi. Dopo tutto se non c’è un po di brivido la vita diventa meno interessante…