Resonanz kreis – Analogue influence

Le vibrazioni di Resonanz kreis, il suo viaggio sonoro che porta il nome “Analogue influence” ci ha impressionato non poco.

Gia con l’opener “Ototeman” ci rendiamo conto che siamo di fronte ad un artista pieno di talento da esprimere. “Ototeman” ci offre sonorità electro/trip hop/ambient alla Puscifer o alla Massive Attack di “100th Window”. Un pezzo dal songwriting sublime e lievemente “spostato”: per spostato intendo sorprendente, inusitato nelle sue fattezze. E non è la sola canzone spostata della serie. C’è anche la stupenda “DRKNST”, anche questa con “trovate” sonore assolutamente geniali, impressioni sonore in parte dissonanti e disarmoniche, impressioni sonore che colpiscono proprio per queste loro peculiarità. Il beat marcato cattura tanta attenzione e la canzone nel complesso sembra un labirinto che ci lascia spaesati, allibiti, sorpresi. Che indietronica stupefacente quella di Resonanz kreis e abbiamo citato solo i pezzi spostati. C’è anche altro…

Ci sono infatti le “alien songs” che permettono al nostro cervello, alla nostra anima, alla nostra immaginazione più incasinata di arrivare in pianeti disabitati o popolati magari da qualche xenomorfo: stiamo parlando di “Sinuslinie” con altri synth marziali e sonorità stridenti; stiamo parlando di “Prosody” e “Logical Divide” entrambe sia ambient/downtempo che chill out con sapore sci fi. L’ultima citata ci fa pensare pure ad un certo Vangelis.

Sono tanti i nomi che vengono in mente ascoltando questo artista: soprattutto l’elettronica tedesca di nomi come Apparat, Ellen Allien e Paul Kalkbrenner. Infatti l’essenza di base è minimal/psichedelica/surreale come spesso succede in questi artisti appena citati. Mi viene in mente anche l’italiana Giorgia Angiuli, un fenomeno per la quale vale la pena di perdere intere ore….

Resonanz kreis ci offre anche emozioni con “Rain” e la sua strabordante malinconia. Qui come altrove troviamo riff super curati come pure produzione sonora eccellente: peculiarità che arricchiscono tanto il panorama sonoro offerto da Resonanz kreis, un artista dalla sfavillante creatività, un artista che bisogna ascoltare assolutamente…E nel dire questo come non pensare al capolavoro dell’album ossia “Minute beat” con il suo kick dance e il suo incedere martellante ed ipnotico. Qui si raggiunge la perfezione con la capacità di scrittura: come non ascoltare questo pezzo 1000 volte e lasciarsi ammaliare dalle spirali sonore alla Vangelis.

Troviamo anche qualcosa di orientaleggiante nel disco in questione: parliamo di “Euphonic Noise” e “Simulcast”. Infine citiamo la romantica e sognante “Lifecell” che ha un beat che riteniamo davvero interessante accostato in parte ad un piano incantevole. L’appeal di certo non manca a Resonanz kreis come non gli manca una ricercatezza sonora di livello avanzato. E’ oltremodo evidente, inoltre, che questo artista è un ascoltatore/divoratore di musica elettronica di svariate forme.

Resonanz kreis non è per un ascoltatore comune. La musica di questo artista è per coloro che amano alla follia la musica, è per coloro che nel sangue hanno la musica. Resonanz kreis è opportuno per coloro che hanno scavato un abisso tra loro e il mondo circostante dato il loro costante perdersi in mondi sonori astratti, surreali, elettro-psichedelici. Non gli manca anche una discreta dose di cattiveria sonora che appare qua e là e ci sconvolge l’esistenza.

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