Hypnodial – Aether Alcoves

Tra ambient, downtempo e chill out il disco di Hypnodial dal titolo Aether Alcoves. Un disco notturno con sonorità rilassanti che aiutano la mente ad inoltrarsi in una notte infinita. Sonorità cinematografiche per un film di fantascienza ma anche per un noir. Un disco che aiuta sicuramente a meditare dal proprio divano o dal proprio letto.

Aether Alcoves offre sonorità immediate, minimali, essenziali. Tali sonorità sono tanto penetranti e in alcuni passaggi i tappeti sonori scavano come un vuoto dentro noi ascoltatori. Non mancano refrain ossessivi che entrano nella nostra testa e sembrano non voler uscire più.

Tra i mostri sacri dell’elettronica modelli di Hypnodial ci sono Vangelis, Kraftwerk, Tangerine Dream e The Orb, tutti artisti che mi sono sempre piaciuti con sonorità che hanno segnato la storia della musica elettronica.

Tra i vari pezzi spicca la splendida “Dreamachine”, un pezzo sci-fi che ci porta in una dimensione aliena. Oltrettutto, come non annotarlo, Aether Alcoves è un disco notturno dalle sonorità talvolta austere, gravi e nel dire questo stiamo ascoltando la super-profonda “Paperhouse”. Altro pezzo che mi ha impressionato molto è “Samphire” con le sue aurore sonore ancestrali, arcane. Colpiscono tanto anche la cavernosa “Lagomorph” e l’enigmatica “Delta view”.

La musica di Hypnodial trasmette senza dubbio anche un afflato spirituale. Hypnodial sa come mostrarci realtà alternative dal sapore surreale, cupo con sonorità che sono spesso dense di tetraggine. Altra considerazione da fare: le 12 tracce che troviamo in “Aether Alcoves” sono come istanti di vita, memorie di un diario interiore tanto immaginifico ma anche tanto melanconico. 12 tracce non tanto diverse fra loro: le variazioni sonore sono qualche volta molto lievi. 12 tracce orientate a stupire e a scatenare la fervida immaginazione di ascoltatori che hanno tanto voglia di spingersi “oltre”, di spingersi nella profondità della propria anima o del proprio inconscio.