LOVE GHOST - il video di "Pulp"

Nuova uscita, inesorabile dei Love Ghost, reduci da un tour in UK e Germania, chissà quando in Italia!?

PULP – titolo evocativo, nulla a che vedere con i polizieschi sanguinolenti o con il twist di John Travolta. Abbiamo ispirazioni più colte, del dandy maledetto disperato erotico Charles Bukowsky che scrisse un romanzo dallo stesso titolo. Il dandismo a cui fanno riferimento i Love Ghost però é a metà strada tra l’apologetico e il ravvedimento…dopo aver partecipato a party estenuanti, arriva la fase del down…nella quale però hai ancora bisogno di una sostanza per non cadere giù troppo in fretta…..

Nel video vediamo soprattutto Finnegan Bell, il vocalist, davanti ad una bottiglia, appollaiato ad un bancone di qualche localaccio…in whiskey veritas si confida al suo dio e gli racconta la dipendenza da droghe e alcool…I suoi capelli biondi splendono anche nella notte più nera, nella strada più malfamata, nel bassofondo più basso…

La voce del batterista Daniel si unisce a Finnegan nel ritornello per poi finire con ‘Can we get to heaven now ?’ …solo se te ne penti figliuolo…solo se te ne penti….o no? Perché da quel che traspare, il vero peccato mortale é vivere senza consapevolezza….ti sballi…poi hai il down, devi saperlo e accettarlo. Puoi scegliere? Forse… se scegli consapevolmente, o ti adegui, o ti lasci vivere o scegli la strada più facile per far fronte alle difficoltà…

Descritta la materia spirituale/filosofica/trascendente del brano, musicalmente cosa abbiamo? Un mid tempo beat con basso distorto con giro che ricorda “Zombie” dei Cranberries (quel bel cambio tonica, sesto grado, quarta etc…) con un cantato apparentemente pop ma che indulge sulle note con le tensioni più disperate.

La chitarra a tratti si distorce, la voce graffia, urla, con schemi che conosciamo bene dal loro repertorio. L’atmosfera riesce a rimanere comunque rarefatta e depressa. Penso che sia il brano più riflessivo che gli ho visto presentare. Vi consiglio di vedere anche i precedenti articoli riguardo ai Love Ghost, sempre qui, su System Failure, per fare conoscenza anche con gli altri ‘colori’ e mood della loro musica…

A Cura di RikiAbi