Intervista a Giorgia Perego

Come è nata in te la passione per la musica?

La mia passione nei confronti della musica è nata quando ero piccola, cantando le sigle dei vari cartoni animati e le canzoni di Vasco Rossi, Giorgia e Laura Pausini, che ascoltavano i miei genitori. Quando mi chiedevano cosa avrei voluto essere da grande, la mia risposta era sempre: “La cantante”. Ho iniziato a studiare seriamente canto cinque anni fa, perché volevo conoscere meglio il mio strumento ed iniziare ad intraprendere una strada più lineare verso il mio obbiettivo, diventando poi cantautrice.

Chi sono i tuoi miti musicali?

I miei miti musicali Aretha Franklin, Lana del Rey, Ariana Grande, Rihanna, Vasco Rossi e Lucio Battisti.

Nel 2023 hai partecipato al Premio Mia Martini arrivando alla terza fase di selezioni e classificandoti tra i primi 12. Cosa ricordi di quella esperienza? Cosa ti ha trasmesso?

È stata la mia prima esperienza in un contest di un certo rilievo. Ho avuto la possibilità di confrontarmi con altri giovani artisti di ogni età, con cui ho legato e creato dei rapporti interpersonali, sostenendoci a vicenda nonostante fossimo in una competizione canora. Inoltre ho potuto ricevere dei preziosi suggerimenti e consigli costruttivi da parte della giuria, composta da Mario Rosini, Franco Fasano, Rosmy e Marianna Valloggia.

“Effetto”. Di cosa parla questa canzone?

Si tratta di un brano che parla del mio rapporto con la musica, che mi permette di fuggire dalla realtà e di creare scenari d’amore immaginari.

Il videoclip di “Effetto”. Dove è stato girato? Cosa raffigura?

Il video è stato girato a Milano. Ho deciso di girarlo in città perché il mio desiderio era quello di rappresentare la frenesia tipica della metropoli e le infinite possibilità di scelta che ti offre proprio come nella fantasia.

Il femminicidio è un fenomeno preoccupante nei tempi recenti in Italia…Quali i possibili rimedi?

Innanzitutto la costante sensibilizzazione sull’argomento in luoghi di crescita e apprendimento come le scuole, una maggiore tutela all’interno della legge e soprattutto una diversa educazione impartita ai bambini delle prossime generazioni, lontana da tutte quelle che sono le visioni patriarcali.

Siamo in un mondo al collasso per tanti aspetti. Ebbene, in questo mondo, quale è il ruolo della musica?

Secondo me il ruolo della musica dovrebbe essere quello che è sempre stato, ossia di sensibilizzare le persone su determinati temi, di avvicinare popoli e nazioni e di lenire gli animi della gente.

Per finire la nostra chiacchierata, parlaci dei tuoi progetti futuri….

I miei progetti futuri saranno in primis quello di pubblicare alcuni miei inediti già realizzati e di partecipare a nuovi contest.