DANIELE COCCIA PAIFELMAN – esce il 27 ottobre “IL CIELO DI SOTTO”

Esce venerdì 27 ottobre “Il Cielo di Sotto” (La Grande Onda/La Zona – distr. A1 Entertainment Spa), il disco d’esordio di Daniele Coccia Paifelman, già autore, cantante e fondatore de Il Muro del Canto, Surgery e Montelupo, che per questa nuova avventura aggiunge al suo cognome quello della madre, “Paifelman”. 

Il disco è stato anticipato dal singolo e dal video “Il Cielo di Sotto” e verrà presentato in anteprima il 21 ottobre, con un concerto, al Monk Circolo Arci di Roma. 

Link al video di “IL CIELO DI SOTTO”: https://youtu.be/nWVoo-pCdPk

Daniele Coccia Paifelman presenta “Il Cielo di Sotto”
MONK Circolo Arci

Via Giuseppe Mirri, 35 ROMA
Inizio ore 22.00
Ingresso con Tessera Arci e contributo all’attività:
5€ + d.p. online con BOXOL (www.boxol.it)
o 7€ all’ingresso.

Prodotto da Piotta ed Emiliano Rubbi per “La Grande Onda/La Zona” e scritto assieme ad Eric Caldironi, “Il Cielo di Sotto” sancisce il ritorno alla lingua italiana di Coccia, dopo tre album in dialetto con il Muro del Canto. Alla presentazione romana, seguirà un tour promozionale: di seguito il primo calendario dei concerti.

“IL CIELO DI SOTTO TOUR”
21/10 – Monk – Roma
28/10 – Morgana – Benevento
04/11 – Mentelocale – Palestrina (RM)
11/11 – Mmb – Napoli
25/11 – Sottoscala9 – Latina
16/12 – Perugia – Bar Tender
22/12 – Rock Garden – Amelia (TR)
23/12 – Dissesto Musicale – Tivoli Terme (RM)
Ufficio stampa e Promozione – Big Time www.bigtimeweb.it
Booking: Bhu Concerti
 
DANIELE COCCIA PAIFELMAN
ESCE IL 27 OTTOBRE
“IL CIELO DI SOTTO”
IL PRIMO DISCO DA SOLISTA
(La Grande Onda/La Zona – distr. A1 Entertainment Spa)


Il Cielo di Sotto è il disco d’esordio di Daniele Coccia Paifelman, già autore, cantante e fondatore de Il Muro del Canto, Surgery e Montelupo, che per questa nuova avventura aggiunge al suo cognome quello della madre, “Paifelman”.

L’album, prodotto da Piotta ed Emiliano Rubbi per “La Grande Onda/La Zona” e scritto assieme ad Eric Caldironi, sancisce il ritorno alla lingua italiana di Coccia, dopo tre album in dialetto con il Muro del Canto.

I testi, originali e mai scontati, affrontano la vita, la morte e l’amore attraverso metafore ispirate al mondo bellico. Le battaglie e la guerra rappresentano la durissima quotidianità; il fronte, la prima linea, la trincea simboleggiano il coraggio e la forza necessari all’essere umano per combattere nel buio pesto di questa nuova era.

Un disco ispirato, che prende le distanze dalla stretta attualità, che guarda spesso indietro, alla scuola dei grandi cantautori italiani: su tutti, Fabrizio De Andrè, ma anche Paolo Conte, Luigi Tenco e Piero Ciampi. Numerose anche le influenze oscure, di matrice folk a stelle e strisce.

Daniele Coccia Paifelman cura la produzione artistica in maniera artigianale ed attenta. Per il disco, si avvale di tutte le preziose figure professionali incontrate negli anni, lungo il suo sentiero musicale, da Francesco Grammatico, al mixer, ad Eric Caldironi, con il quale condivide il progetto Montelupo e la militanza nel gruppo Il Muro del Canto. Un’ altra importante collaborazione è quella con Leonardo Angelucci (chitarra elettrica e voce), cantautore e arrangiatore: lui, assieme a Matteo Troiani (basso) e Tommaso Guerrieri (batteria),  costituisce la band con cui Coccia propone dal vivo il disco.

Il disco è stato anticipato dal singolo e dal video “Il Cielo di Sotto”.

Link al video di “IL CIELO DI SOTTO”:
https://youtu.be/nWVoo-pCdPk

DANIELE COCCIA PAIFELMAN PARLA DI “IL CIELO DI SOTTO” TRACCIA PER TRACCIA

“Il Cielo di Sotto” si apre con la title track. Un valzer sull’emancipazione dal dolore, un tentativo di fuga metafisico nell’amore, anche quello non corrisposto.

Scritta con Leonardo Angelucci, “Aceto Blu” è un brano veloce. Dai ritmi tipicamente swing, il testo racconta la forza, le tribolazioni e limiti di un amore clandestino.

“Lo Straniero” una filastrocca ipnotica sulle miserie di uno straniero appunto. I compromessi di convenienza e il naufragio dei suoi sogni.

“Mantice” è invece una ballata Morriconiana. A parlarci è una coscienza nera, aggrappata coi denti alla propria esistenza. Qui utilizzo le metafore dell’uomo/soldato, dentro la trincea della vita.

“Roma è una prigione” è la reinterpretazione country dell’omonimo singolo, inciso nel 1970, da Patty Pravo. L’ambientazione è una Roma torrida e desertica, in cui il cuore s’incendia, per la perdita di un grande amore.

Il sesto brano del disco è “Che cosa resta di noi”. Un blues rivolto a una luna insensibile che esamina i resti di un amore naufragato.

“Mezzo Soldato” è un canto di diserzione, non avvenuta. È la testimonianza cantata di un soldato che, chiamato alle armi, ripercorre, con paura, tutta la sua esistenza.

“Verso te”, ottavo brano, si divide in due strofe. Nella prima, racconta il viaggio di un viandante nel deserto che si ferma, nel ritornello, alla vista del tramonto. Nella seconda, sempre il viaggiatore, attraversa un lungo e faticoso percorso in mare, fino ad una nuova alba, a testimoniare il ciclo inarrestabile della vita. Di questa canzone è anche il primo videoclip, realizzato da Luna Gualano.

L’altro brano, scritto con Angelucci, è “Il conformista”. Un blues marcio e circense, sul quale, il testo, gioca con infinite immagini d’ipocrisia sociale e culmina nella coscienza dell’uomo che è visto come semplice frutto da spremere, a favore del mercato capitalista.

Seconda cover del disco è “Un Blasfemo” di Fabrizio de Andrè. Il testo, tratto dall’antologia di Spoon River, è parte della storia di Wendell P. Bloyd, che avendo accusato pubblicamente Dio per aver mentito all’uomo, venne imprigionato, perseguitato e ucciso dal potere.

C’è spazio anche per un tributo ai Surgery, il mio primo amore musicale. “Un dolore fa” è uno spaccato crudo e reale sulla prostituzione dei sentimenti. Racchiude nel testo sesso, amore e dolore.

Per finire, tratto da “Resistenza da Camera”, il mio primo libro di poesie, “Giustizia Sommaria”. Una poesia recitata, in cui il soggetto respinge l’ipocrisia della religione cattolica, rimanendo fedele alla solida, cruda realtà.

TRACKLIST

• Il Cielo di sotto
• Aceto Blu
• Lo Straniero
• Mantice
• Roma è una prigione
• Che cosa resta di noi
• Mezzo Soldato
• Verso te
• Il Conformista
• Un Blasfemo
• Un dolore fa
• Giustizia Sommaria


CREDITS

Autore: Daniele Coccia Paifelman

Titolo: Il Cielo di Sotto

Total Time: 36 Mn

Uscita: Ottobre 2017

Produzione: La Grande Onda/La Zona

Distribuzione: A1 Entertainment Spa

Ufficio stampa e Promozione – Big Time www.bigtimeweb.it

Booking: Bhu Concerti

DANIELE COCCIA PAIFELMAN – BIOGRAFIA

Daniele Coccia Paifelman nasce nel 1978 a Roma. Muove i primi passi nella musica nel 1993 dedicandosi al canto, alla scrittura dei testi e parallelamente alla poesia.

Fonda nel 2000 i Surgery, tra i gruppi di punta della scena elettro-industrial italiana. Registra con la band 6 album, collaborando con Donatella Rettore, Combichrist, Lenny Dee, Nachtmarh, Sebastian Komor, Soman e molti altri.

Nel 2010 Daniele Coccia fonda “Il Muro del Canto”, band folk-rock che pubblica tre album: L”Ammazzasette, Ancora Ridi e Fiore de Niente.

Dal 2011 ad oggi Il Muro del Canto vanta più di trecento concerti in tutta Italia e collaborazioni con Assalti Frontali, Colle der Fomento, Foja e Piotta.

Nel 2013 nasce il progetto “Montelupo” con l’obiettivo di recuperare i canti dell’anarchismo Italiano. I Montelupo registrano nel 2014 un album intitolato “Il Canzoniere Anarchico”, edito sempre da Goodefellas.

Nel 2016 Daniele Coccia pubblica il suo primo libro di poesie “Resistenza da Camera” e prende in adozione anche il cognome della madre “Paifelman”. A settembre 2017, vince la Targa MEI 2017 Super Band come miglior cantante.

Il 21 Ottobre 2017 Daniele Coccia Paifelman darà alle stampe “Il cielo di sotto” album d’inediti prodotto da “La Grande Onda” – la label indipendente di Piotta – e da “La Zona”.