Blut – Inside my mind part II
Il progetto Blut nasce come libera espressione artistica di Alessandro Schümperlin, ex Anthologies, band gothic metal. Un progetto che da one man band diventa prima progetto da studio ed ora una vera band in grado di fondere stili musicali antitetici e in conflitto tra loro in una sorta di caleidoscopio di suoni. Qui parliamo del loro Inside my mind part II. System failure lo ha ascoltato e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.
Il loro sound è alquanto eclettico. Nelle iniziali Double trouble e Reduplicative possiamo apprezzare un sound prettamente gothic con i growl non troppo pesanti di Alessandro Schümperlin e il cantato in clean di Marika Vanni che si alternano in modo perfetto, un sound abbastanza furioso con riff e refrain di una certa consistenza.
Invece troviamo sonorità arabeggianti per Jerusalem calls me(prima e seconda versione), sonorità arabeggianti che si accompagnano ad impressioni symphonic metal che troviamo anche nelle due canzoni precedenti, sonorità arabeggianti che si accompagnano anche ad impressioni progressive. Vittorio Rondino alla chitarra fa sentire tutta la sua potenza. Magnifiche le orchestrazioni di Giulio Capone. Per alcune sonorità mi viene da pensare a Rob Zombie o a Powerman 5000.
Infatti l’elettronica ha un peso discretamente preponderante in questa band. E questo si può vedere ancora più nella successiva A matter of choice con tappeti sonori gothic di sottofondo ed arpeggiatori molto catchy che si accompagnano al cantato di Marika ed Alessandro.
Kesswill 25-7-1985 ci porta sonorità marziali su tappeti sonori tanto evocativi. Per le sonorità marziali dal sapore alquanto industrial pensiamo ad alcuni Nine Inch Nails. Altre sonorità dure e marcate le troviamo in Ekbom: tali sonorità si oppongono al cantato leggiadro di Marika. Poi c’è una canzone in tedesco sulle note di valzer per “Sigmund freud ist mein Nachbar” e qui le sonorità cambiano ancora e ci dimostrano che questa band è capace di fare davvero tante cose tutte insieme.
Wind ego ci porta di nuovo sonorità che mandano la mente a Rob Zombie o a Powerman 5000. questa band quando “indossa” un sound duro e penetrante diventa davvero apocalittica. Wind ego è stupendamente esaltante, un colpo allo stomaco, la migliore del disco a mio giudizio. Grande lavoro di Vittorio Rondino alla chitarra e di Giulio Capone al basso.
My naked soul ci porta sonorità più moderate e celestiali per alcuni tratti. Poi pian piano la canzone si apre senza mai assumere toni forti con il cantato di Marika Vanni che focalizza tanta attenzione dell’ascoltatore. Eccezionali le parti electro. Che bella canzone gothic, davvero! Da aprirti il cuore. Folly of two parte con sferzate sonore taglienti abbastanza progressive e poi zampilli sonori dolci. Poi la canzone si apre con le solite due voci che si alternano e con altre sonorità gothic sorprendenti e tanto ammalianti.
Insomma Blut sa come stupirci con effetti speciali. Inside my mind part II è un disco di sperimentazione sonora tanto ardito e ben riuscito. Ascoltandolo siamo come sballottati in diversi luoghi, siamo come strattonati da alcune sonorità. Un disco che fa sicuramente sognare per le sue impressioni gothic, un disco che offre anche tanta durezza sonora come anche tanta leggiadria. Una band di difficile collocazione i Blut, geniali e stimolanti allo stesso tempo, davvero!