“ANACONDA”, il nuovo singolo di LETI in radio e digital store
Dopo il debutto con il singolo “Alberi” torna LETI, , la giovane cantautrice fiorentina, con il nuovo singolo “ANACONDA”.
Anaconda è un pezzo estrapolato da decine di pagine di documenti di testo che avevo scritto e portato a Mike Defunto. È nato dalla necessità di porre una tregua tra me e le mie paure, tra me e il mio disturbo d’ansia – racconta LETI. Dopo 20 anni passati a combatterli ho capito che la vera vittoria non è cercare di sconfiggerli o eliminarli dalla mia vita, ma scenderci a patti e sfruttare l’energia e la rabbia che mi provocano per farmi uscire dalla prigione della mia testa tramite la creatività. È cantando che trovo la mia dimensione ed è stato scrivendo della mia condizione mentale che ho trovato il modo di affrontare il mio malessere.
Ho scritto il pezzo a 4 mani con Mike Defunto: lui ha prodotto il beat e abbiamo assemblato il testo insieme. Penso che la nostra sia una collaborazione molto riuscita, sia dal punto di vista artistico che personale. È riuscito a entrare tra le mie parole e a non alterarne il messaggio, a far nascere tramite il beat una vera e propria situazione, una stanza dove ballo con la mia più grande fobia, prendendola per quello che è, non dandole un peso eccessivo.
Il messaggio implicito del pezzo è non farci fregare da quello che ci sembra più grande di noi: il timone della nave ce lo abbiamo noi e nessun altro. Questo può solo rassicurarci”.
Biografia:
Mi chiamo Letizia Baroncelli in arte Leti, sono nata nella periferia di Firenze, classe 1999. Il mio primo contatto con la musica è stato a soli 4 anni, ho visto mia cugina suonare il pianoforte e ho chiesto subito ai miei genitori se potevo provarci anche io. Ricordo che da piccola mi nascondevo nel salotto di mio nonno quando lui ascoltava in silenzio i suoi vinili di Chopin e Beethoven, e ne ero incantata. All’interno della mia famiglia mio nonno era l’unico che vedeva la musica come la vedevo io, come una dimensione dove rifugiarsi e ascoltare se stessi grazie alle note di qualcun altro. La sua scomparsa, oltre ad un senso di vuoto incolmabile, mi ha portato ad abbandonare la musica all’età di dodici anni e a lasciarmi trascinare da una vita che non prevedeva uno spazio nel quale riuscissi a realizzarmi. Ma non ho mai smesso di cantare.
Ho iniziato quando avevo solo sette anni, e intorno ai 15 ho scritto le mie prime canzoni. In inglese, ed erano veramente pessime. Durante il periodo delle superiori, più la mia vita andava avanti e più il senso di insoddisfazione cresceva in me, sentivo che mancava qualcosa. A 18 anni ho capito che quel qualcosa era proprio la musica, l’elemento che riusciva a equilibrare la mia mente e, di conseguenza, la mia vita. Così, finite le scuole, ho deciso di dedicarmi a tempo pieno ad essa, a studiarla e a mettere la mia voce in gioco. Grazie ad un’amicizia in comune, verso la fine del 2018 ho conosciuto Mike Defunto, abbiamo iniziato a lavorare insieme e ne è nato un bellissimo rapporto, umano e professionale. Tramite lui ho conosciuto Pio e Zic, e lavorando tutti insieme in studio ci siamo resi conto che nasceva sempre qualcosa di magico, qualcosa che ci rendeva felici. Così è nata questa nostra nuova dimensione, i Bonshakara, uno spazio per ciascuno di noi da condividere con gli altri. Il 12 aprile scorso, è uscito il mio primo singolo”Alberi”.