15 anni di GnuQuartet in un evento il 21 febbraio
Live streaming dalle ore 21 tra brani originali, nuove rivisitazioni e video- racconti da La Claque, agorà del Teatro della Tosse.
E’ il quartetto più apprezzato da pubblico e critica, con 7 album all’attivo, la realizzazione di diverse colonne sonore per cinema e televisione, tantissime collaborazioni artistiche in studio e live.
Gli GnuQuartet quest’anno celebrano 15 anni di carriera, di palchi condivisi, di sinergie, con l’estro che li contraddistingue, i virtuosismi travolgenti, con un grande evento in streaming – considerata l’emergenza sanitaria attuale – che si terrà il 21 febbraio da La Claque di Genova, dalle ore 21, visibile tramite un link che verrà diffuso ai partecipanti.
“Dopo un anno forzati nella stalla, salvo pochissime meravigliose galoppate nelle nostre savane musicali, abbiamo deciso di festeggiare il 15° compleanno nell’unico modo possibile, in cattività – le parole degli GnuQuartet -. Saremo con voi la sera del 21/02 con musica, racconti, vecchi filmati, foto, aneddoti; faremo insieme anche quattro chiacchiere. Per accedere allo streaming vi chiediamo un contributo alle spese di realizzazione e per sostenere il nostro lavoro.
Quest’anno la crisi economica ha colpito in modo diverso ogni realtà lavorativa, perciò l’offerta è libera. Make your price and take tour ticket!”.
Sempre alla ricerca poliedrica di sonorità che inseguono secoli e periodi storici, gli GnuQuartet attraversano l’età romantica con l’ultimo Paganini – The Rock Album sino al progressive anni ’70 di Karma, cimentandosi col rock più energico contaminato da maestrie jazz di Something Gnu o con l’elettro-omaggio ai Muse in Muse_ic, viaggiando per i patinati anni ’80 che trovano nuova linfa edonistica in 80vogliadignu.
I quattro musici in 15 anni di percorsi musicali, hanno altresì reinterpretato la musica d’autore italiana e l’indie più contemporaneo (GnuQuartet, 2006), il tutto senza mai abbandonare i nuovi progetti scritti e arrangiati da loro come in Untitled.
Caratteristica del quartetto genovese – composto da Raffaele Rebaudengo alla viola, Francesca Rapetti al flauto traverso, Roberto Izzo al violino e Stefano Cabrera al violoncello – è la capacità, sul palco, di divertirsi e divertire, trascinare il pubblico, sconvolgere gli schemi.
Come lo Gnu, animale incrocio tra specie, il trasformismo dei quattro in scena è frutto di un incontro tra sonorità e culture musicali diverse.
OrangeHomeRecords | Via Miramare 55, Leivi (GE) | Tel 0185322964 | [email protected]
BIOGRAFIA:
Dal 2006 il GnuQuartet ha prodotto sette album con brani originali o rielaborazioni e collaborato alla realizzazione, in fase di scrittura, arrangiamento e registrazione, di moltissimi lavori discografici, colonne sonore cinematografiche e sigle televisive come Pane quotidiano – Rai3. Stefano Cabrera, Roberto Izzo, Francesca Rapetti e Raffaele Rebaudengo hanno centinaia di concerti alle spalle in Italia e in giro per il mondo, dal Messico alla Francia, dalla Corea alla Spagna e partecipazioni a programmi televisivi e radiofonici – Che tempo che fa, X Factor, Domenica in, Caterpillar, Radio 1 Musica, MTV Day -.
Sono ospiti di grandi festival internazionali come il Festival di Sanremo, European Jazz Expo, Sildajazz Festival – Haugesund, Carinthian Summer Music Festival, Venezia Jazz, Concertone del Primo Maggio, Lucca Summer Festival, ecc. Hanno collaborato come solisti accompagnati dalla Roma Sinfonietta, dall’Orchestra Toscanini, Orchestra Haydn, Orchestra della Magna Grecia, da quella della Fondazione Teatro Carlo Felice, OFT, Artem e Gaga Symphony Orchestra. Hanno calcato le assi dei più prestigiosi teatri italiani come La Fenice, il Bellini, il Petruzzelli, il Regio, i più suggestivi palchi estivi da Taormina alle Terme di Caracalla o Ravello e le grandi arene come il Forum di Assago con Ermal Meta e gli stadi Olimpico e di San Siro con i Negramaro.
Decine le collaborazioni eterogenee da Francesco De Gregori a Bloody Beatroots, Francesco Bearzatti, Afterhours, Diodato, Ivan Lins, Subsonica, per citarne soltanto alcune, che sono diventate un bagaglio inestimabile di musica ed umanità.