WEL DAN – VIVO | SYSTEM FAILURE

Dal roster della Kate Academy Studio, di cui abbiamo già recensito Meda qui su SystemFailure, ecco un altro cantautore con cui faccio piacevolmente conoscenza. Nel nome d’arte si cela un gioco di parole arguto che coinvolge in modo non banale nome e cognome: Daniele Bellofatto artefice del progetto auto-prodotto, assieme alla band che lo segue dai lavori precedenti e autore di testi e musica traduce il cognome ‘Bellofatto’ in Well Done in inglese…ma translitterato nella pronuncia italiana diventa appunto Wel Dan e Dan é anche l’abbreviazione del suo nome Daniele.

Si gioca…e cosi’ giocosa e allegra é la sua musica in questo singolo ‘Vivo’ che ricorda un certo tipo di rock-pop spagnolo o latino americano anche per i colori vivaci dell’artwok che lo accompagnano (soprattutto la camicia indossata dal protagonista in copertina…). Un brano ideale da cantare e ballare attorno al falo’ con la chitarra, sulla spiaggia…o alla festa Erasmus….o negli auricolari per le vie della cittadina in un caldo pomeriggio estivo. L’artwork però mostra un’altro protagonista…lo specchio, non citato nel testo direttamente, ma l’immagine di se stesso é il motore trainante del brano.

Al primo ascolto sembra che il testo racconti una storia d’amore finita e di un riprendersi la vita per ri-imparare a convivere bene con se stessi…ad una analisi più attenta e leggendo quanto lo stesso autore dichiara, si parla invece di auto-sabotaggio, dei modelli che ci autoimponiamo e che ci fanno sentire inadeguati. In pratica é un tira e molla tra ego ed es, dove entrambi devono imparare ad accettare l’altro e scendere a patti col fatto che si tratti della stessa persona.

Emblematica é la frase ‘Vivo anche senza di te’ che in realtà é rivolta a se stesso o meglio all’immagine riflessa che non restituisce l’immagine di uomo vincente sperata.

Il cantato rende un po’ questo dualismo con parti molto melodiche e ‘facili’ intervallate da frasi più rapide e ritmiche quasi rappate. Strumentazione semplice e tipica del pop: chitarra acustica, basso, batteria, piano; elettronica assente, il tutto ben mixato e masterizzato da Andrea Allocca, senza fronzoli per un ascolto scorrevole e gradevole.

A cura di RikiAbi.