Fabio Barovero: il nuovo disco “Eremitaggi”

Il terzo disco di Fabio Barovero comprende 10 brani, tessuti con materiale elettronico e archi di contrabbasso e violino. L’album, pubblicato da Felmay, è stato registrato durante il 2018 nello studio Verosound, l’atelier musicale voluto e realizzato da Barovero su un lembo di terra circondato dal fiume Dora, alle porte di Torino).

Le dieci tracce sono definite dall’autore «eremitaggi», ovvero azioni creative attraverso cui «allontanarsi da tutto per avvicinarsi al tutto» e nascono dal bisogno di ottenere musica che sia quanto più vicina al versante sacro dell’esistenza, che dispensi pietas sulla vita consumata, sui luoghi e sui beni scomparsi o in progressivo abbandono.

link Spotify: https://open.spotify.com/album/26adX04SbS6yg87fjyfPCL

«Nell’epoca dell’apparente azzeramento delle distanze», dichiara Barovero, «attraverso la solitudine e il linguaggio sensibile delle proprie emozioni e del proprio dolore, ci si ritira dal mondo per vederlo poi meglio»


In questo ritrarsi, che è ambizione, ricerca musicale ed emotiva, ci si inoltra fino a trovare la versione più intima e assoluta di se stessi.

Il luogo che questo disco invita ad esplorare attraverso i 10 eremitaggi dalla durata complessiva di 47’48’’ , piò essere definito come musica classica- elettronica-cinematica, per le influenze del compositore Barovero (autore negli ultimi anni anche di colonne sonore per il cinema) e per gli apporti dei musicisti Federico Marchesano (contrab-
basso) e Simone Rossetti Bazzaro (violini).

«Nella realizzazione di questo lavoro, ho cercato di costruire un’ambientazione sacra in cui portare la mia musica. Mi sono allontanato come farebbe un eremita, figura che mi sembra lontana dalla contemporaneità, ma che sento a me vicina. Utopica forse. E’ così profondamente necessario per me che ci si allontani dal mondo iperconnesso, dall’ ossigeno sintetico, e che ci si metta sulle orme di una ricerca vitale per scoprirci più selvatici»

SU FABIO BAROVERO…

Fabio Barovero lavora per il cinema, la televisione, la radio e il teatro. 
Al suo attivo centinaia tra spettacoli, concerti, sonorizzazioni, allestimenti, e vanta la partecipazione come compositore, musicista e produttore, a decine di progetti discografici in ambito italiano e internazionale. 
Come membro fondatore della storica band torinese dei Mau Mau, è autore di 10 album che porterà in tour con migliaia di concerti, Festival europei, compilazioni, colonne sonore. Tra le molte collaborazioni, si ricorda quelle con Africa Unite, La Crus, Ivano Fossati, Vinicio Capossela, Arthur H, Cristina Zavalloni.


È coautore, produttore ed esecutore delle musiche di tutti gli album di Saba Anglana, pubblicati in 60 Paesi. 
È ideatore, produttore e autore del progetto Banda Ionica, di cui cura l’avventura discografica che porterà al successo il revival del genere bandistico in Europa e nel mondo.

Vince il Nastro d’Argento per le musiche del film “La Febbre” di Alessandro D’Alatri e il Carlo Savina Music Award per la colonna sonora di “Dopo Mezzanotte”, il film di grande successo di Davide Ferrario.
Compone la colonna sonora per l’allestimento del tour mondiale della mostra Off Brodway, dell’agenzia Magnum Photos. Recentemente, ha realizzato la colonna sonora del film “Il Testimone Invisibile”, diretto da Stefano Mordini, con Riccardo Scamarcio e Miriam Leone

Ha pubblicato a proprio nome, come solista, tre album:

“Preghiere” (2003) in cui fonda una personalissima estetica musicale tra elettronica e partiture orchestrali, avvalendosi anche di registrazioni sul campo (voci di persone che praticano atayoga sulla spiaggia di Bombay, i lamenti di un funerale a Luanda, rituali dedicati alla Madonna di Guadalupe in Chapas);

“Sweet Limbo” (2010), un album denso di suggestioni e visioni in cui Barovero disegna un luogo immaginario delle possibilità infinite, affrancato dall’ assillo delle categorie e delle appartenenze, un elogio laico al libero territorio dell’ anima;

“Eremitaggi” (2018), che è il suo nuovo lavoro discografico.