Intervista a Andrea Candolfo
1)Benvenuto su System failure. Parlaci del tuo percorso artistico fino a qui…
4 anni fa ho scritto il mio primo album, ma era un lavoro totalmente differente da quest’ultimo progetto. Mi ero occupato io dell’intero lavoro, mi producevo, arrangiavo, suonavo, cantavo e scrivevo io. Non ha funzionato cosi bene forse proprio per questo motivo… con gli anni ho capito che ognuno deve fare il suo mestiere, io sono un cantautore, quindi è giusto che io mi occupi solo ed esclusivamente del mio lavoro, gli arrangiamenti e la produzione l’ho data in mano a veri e propri professionisti e devo dire che sono molto orgoglioso del lavoro svolto. L’ultimo singolo sta andando veramente bene… quindi…
2)Come è nata in te la passione per la musica?
La passione per la musica è nata parecchi anni fa. Ho imparato a suonare la chitarra alle scuole medie, la suonavo a livello scolastico, poi ho deciso di perfezionare lo studio dello strumento, però mi è sempre piaciuto cantare e suonare vari strumenti. La maggior parte li suono ad orecchio… il piano, la batteria, il basso… mi piace provare e sperimentare, questo per me è fondamentale. L’unico strumento che ho imparato veramente a suonare molto bene è stata la chitarra, ho studiato parecchi anni teoria musicale e solfeggio e ho preso qualche lezione sull’utilizzo del diaframma, ma non ho mai preso lezioni di canto, io vado molto ad emozione, non ho tecnica nel canto, mi basta l’emozione. Per me è tutto…
3)Nomina 3 album che hanno segnato la tua vita…
Domandina difficile…ascolto parecchia musica e trovare 3 album importanti è veramente difficile. Comunque ho amato da sempre i classici cantautori, amo la musica italiana, non ascolto tanta musica straniera, ma mi piace. Comunque se devo scegliere… BATTISTI. Uno dei più grandi cantautori, incredibile come ancora oggi le sue canzoni siano cosi attuali e al passo con i tempi.
4)E’ uscito “Questa sottile alternanza”, il tuo nuovo singolo. Di cosa parla? Come è nato? Raccontaci tutto per bene….
Questa Sottile Alternanza è il secondo singolo dell’EP che uscirà nei primi mesi del 2018. Parla di un amore imperfetto, un’alternanza di emozioni, quelli che chiamiamo i famosi “ prendersi – lasciarsi “. Ci sono storie destinate a vivere cosi, ad affrontare l’amore in questa maniera, giusta o sbagliata che sia. L’idea è mia, sviluppata insieme a Luigi Andrea Cimini, che da parecchi anni ormai scrive insieme a me i testi delle mie canzoni. La musica l’ho arrangiata insieme al Maestro Joe Migliozzi, è una produzione elettronica, ho voluto sperimentare questo nuovo lato della mia musica e devo dire che mi sta dando grandi soddisfazioni, anche se io rimango più legato alla musica “ suonata “ nel vero senso della parola.
5)Ho letto che il tuo primo singolo “Tra le Nuvole” ha superato le 80 mila visualizzazioni su YouTube. Cosa si prova a vedere un tuo singolo che diventa così virale?
Mah… diciamo che per diventare virale nel vero senso della parola dovrebbe superare almeno il milione di visualizzazioni 😀 , però per un artista emergente, e io parlo nel mio caso, è stato davvero un successo. Ogni tanto qualcuno in strada la fischiettava e questa cosa mi ha sempre fatto sorridere.
6)Quale è la tua massima aspirazione come artista?
Guarda, se ti dicessi che faccio musica per diventare FAMOSO direi una vera e propria falsità. Io non sono legato al successo, io sono legato al fare le cose per bene, il successo se deve arrivare arriverà, se no… è giusto averci provato. Il mio sogno è quello che la mia musica possa giungere in mete lontane, far conoscere la mia musica in giro per il mondo. Il successo sarà una conseguenza.
7)Per finire, lascia un messaggio per i nostri lettori….
Un abbraccio ragazzi, credete sempre che qualcosa di buono possa succedere. IO CI CREDO.