Pitwine – I Fiumi di Bagdad

I fiumi di Bagdad è il titolo del nuovo singolo del quartetto napoletano Pitwine che, con i precedenti porta a quattro gli estratti da “Nudi Secoli“, omonimo album previsto per il 2018. “Salvare il popolo iracheno con la guerra era cosa talmente giusta che sono 25 anni che lo salviamo“. L’incipit del video introduce il tema che fa da pretesto e traino al brano: lo scambio di sguardi tra i due protagonisti, un americano ed un iracheno ad un posto di blocco a Bagdad. La lingua e la cultura rappresentano in questo caso una barriera e l’unica cosa che permette la comunicazione tra i due uomini sono gli occhi. Le storie di ognuno narrate in silenzio: sguardi eloquenti che ben riflettono le sensazioni e le attitudini personali. La guerra è un tema ricorrente nelle arti e, negli ultimi due decenni, dati anche gli avvenimenti a cui il mondo ha assistito, c’è stata una proliferazione di opere dedicata a tale tema.

Ma tra mille esaltazioni di pacifismi o interventismi, il brano dei Pitwine è “partigianamente neutrale”: la guerra è sempre ingiusta: la guerra è un male. Può esserci un male necessario ma mai giusto e ciò che emerge puntualmente dalle guerre è la sconfitta di ambo le parti coinvolte. Un parallelo sull’incomunicabilità può essere fatto, gli autori sono napoletani, con le vicende che videro coinvolti i giovani carabinieri che pattugliavano il sud Italia durante la cosiddetta guerra al brigantaggio del periodo post unitario: la lingua appunto era un ostacolo alla comunicazione di uomini con storie spesso molto simili e che oggi formano un unico popolo.

Musicalmente si tratta di un mid tempo con simbolici scontri tra atmosfere hard rock occidentali e colori arabeggianti divisa in tre parti, visibili principalmente nei testi più che nelle musiche: un’introduzione ai temi, una parte centrale strumentale che nei suoi toni cupi, si rifa a certe atmosfere a metà tra il metal e la classica; infine una risoluzione finale più ariosa con richiami alla prima parte. Il video è il collage degli sguardi di tutti gli amici che hanno ascoltato il brano in anteprima e hanno partecipato allo stesso. Sottotitolo del brano è “uno sguardo contro la guerra”: i protagonisti del video diventano protagonisti della canzone stessa. Occhi che ridono, che piangono, assorti, nervosi, lasciano trasparire più di mille parole le emozioni di coloro che guardano nello schermo lo spettatore.

Biografia:

Pitwine, acronimo di Percoc in the Wine, è un progetto musicale rinato nel 2017 come formazione a quattro, sulle ceneri di un power trio basso, chitarra e batteria, sintesi dei gusti dei singoli componenti che spaziano dalla classica alla musica cantautoriale, passando per un punk più grezzo. E’ in sintesi un rock con spruzzate e ammiccamenti verso il pop progressivo italiano degli anni 70. Grande è l’attenzione ai testi, in quanto parte dell’opera stessa e mai semplice corollario a ritornelli orecchiabili.

Le tematiche di Pitwine abbracciano il sociale e il surreale ma sempre con una vena intimistica e, a tratti umoristica. Attualmente impegnati nella produzione ed arrangiamento del loro primo album “Nudi Secoli” a cui affiancano live e partecipazione a vari concorsi, uno su tutti Sanremo Rock. A dicembre hanno portato a casa il premio radiofonico di Radio Antenna Uno e il secondo posto di Libere Voci Festival con il patrocinio del Comune di Giugliano in Campania (NA). Sono inoltre apparsi sul numero di novembre di Classic Rock Italia, magazine leader di settore.

Credits:
Artista: Pitwine – Percoc in the Wine
Riprese e foto: Gli oltre 100 amici che sono intervenuti.
Montaggio ed FX: Lelio Perillo
Location Videoclip: I luoghi del vissuto dei singoli partecipanti.
Line up:
Lelio Perillo: Chitarre e Voce
Luca Perillo: Batteria e Percussioni
Alessandro Barone: Basso
Luca Iovine: Tastiere e Piano