Intervista a Growing Flow

1) Benvenuti su system failure. Come vi siete conosciuti? Come è nata in voi la passione per la musica?

Ciao a tutti! È un piacere potere scambiare quattro chiacchiere con voi. Allora, siamo in tre. Due di noi sono cugini, l’altro “uno di noi” fu un compagno di classe di uno dei due di noi. Chiaro no? Ci siamo avvicinati alla musica per motivi differenti. Poi ci siamo uniti e abbiamo deciso di suonare insieme perché eravamo e siamo in grado di sognare insieme.

2) Growing flow. Perché questo nome?

Più andiamo avanti e più conosciamo persone nuove, che ci aiutano, che ci danno pareri, che ci seguono, che si bevono una birra con noi, che ci stimolano. Sono a tutti gli effetti parte del processo creativo della nostra musica e di quello che proponiamo. Siamo sempre di più e spero saremo sempre di più. Cresciamo insieme con gli anni. Vogliamo unire le persone, creare bei ricordi, divertire, divertirci ed emozionarci insieme. Growing flow non è propriamente il nome del gruppo, perché non siamo solo noi il punto. Growing flow è chiunque ci segue, è quello che vogliamo fare suonando insieme e probabilmente è anche un sacco di altre cose che ancora dobbiamo scoprire.

3) Quali sono i vostri ascolti? Nominate tre album che hanno segnato la vostra vita..

Abbiamo ascolti differenti e mutevoli. Dobbiamo dirvi una cosa, siamo degli ”infedeli” della musica. La cosa buona è che non siamo dentro una malsana relazione con un genere musicale e i loro fautori.
Con questa premessa, data la nostra futura e certa infedeltà non è facile dire quali siano gli l’album della vita, ma ci proviamo:

Hurry up, we’re dreaming degli M83
Animali notturni dei Fast Animal And Slow Kids
The balcony dei Catfish And the Bottleman

Se c’è lo chiedevate ieri o domani probabilmente erano o sarebbero stati diversi. Siamo un caso disperato.

4) “Il primo EP “Dreamhunters” arriva nell’agosto del 2017” come leggo dal comunicato stampa giunto in redazione. Di cosa parlano i testi delle canzoni?

Sogni. È facile sognare quando si è ragazzi, meno quando si cresce. Eravamo ragazzi, maturi fino a un certo punto (non che le cose siano migliorate molto) ma questo EP, in lingua inglese, molto basico, con sonorità molto diverse da quelle che proponiamo adesso, ci ricorda perfettamente cosa eravamo e cosa siamo: cacciatori di sogni.

5) Come nasce una vostra canzone? Parlate del processo creativo alla base….

Domanda difficile. Non è un meccanismo, quindi è difficile da spiegare. Nasce tutto da un impulso che può derivare da qualsiasi cosa: una situazione, una frase detta da un amico, una melodia, un riff poi parliamo, proviamo e tutto si collega naturalmente, come un piccolo puzzle.“

6) “Fenice”, il nuovo singolo. C’è qualche differenza con le altre vostre canzoni?

Nel complesso tutte le produzioni presentano delle diversità più o meno marcate tra loro, ma crediamo e ci auguriamo che tutti i nostri lavori siano riconoscibili e facilmente riconducibili a noi.

7) C’è un filo rosso che lega le vostre canzoni?

Il filo rosso siamo noi.

8) Quale è la fonte di ispirazione per i vostri testi o per la vostra musica?

Le nostre vite, in senso ampio. L’ispirazione può arrivare da qualsiasi cosa.

9) Quale è il messaggio che volete trasmettere con la vostra musica?

Non abbiamo pretese, raccontiamo quello che sentiamo. Nella speranza che chi ci segue possa trarre qualcosa dai nostri pezzi, che possa portare con sé ed utilizzare quando ne sente il bisogno.

10) Che strumentazione usate per l’elettronica?

Essendo in tre, quando suoniamo dal vivo, per le parti elettroniche usiamo perlopiù delle basi. Per fare questo ci avvaliamo di una scheda audio, un Mac e il metronomo. Per ricreare la parte che non è “perlopiù” usiamo un synth: il Novation Bass Station II. La componente elettronica è nata da bozze su Ableton e poi sistemata e abbellita da Matteo Cardillo, nostro amico e produttore.

11) Lorenzo Magnanini ha prodotto il video di “Fenice”. Come è stato collaborare con lui?

Bello, come sempre. Non è la prima volta che lavoriamo insieme. È un amico, è simpatico ed è un professionista. Tu esponi un’idea che nella tua testa sai che non si può fare e lui la fa. Cosa puoi volere di più?

12) Progetti futuri?

Suonare, suonare e suonare e suonare! Abbiamo addosso una smania incredibile. Siamo come dei cani tenuti alla catena per un anno pronti ad essere liberati.

13) Per finire, salutate i vostri lettori e date qualche indicazione per coloro che stanno muovendo i primi passi nel mondo della musica…

Non che noi siamo quelli nella condizione di dare consigli, ma l’unica cosa che ci sentiamo di dire è divertitevi e godetevela tutta! Poi boh, se volete buttare giù qualche birra e fare una suonatina con noi, andate sui nostri social e scriveteci che non vediamo l’ora!!