Vuoto, l’ep di MadManu e Alias Ars

Vuoto è un EP che racchiude un’intensa carica emotiva e artistica, nato dalla collaborazione tra MadManu e Alias Ars. Il progetto si muove tra sonorità trap, influenze melodiche e un’attenta ricerca stilistica che punta a creare un’esperienza musicale autentica e coinvolgente. Ogni traccia è costruita con un equilibrio perfetto tra produzione e interpretazione vocale, dando vita a un’opera che racconta stati d’animo complessi, momenti di smarrimento, crescita personale e determinazione.

Dal punto di vista sonoro l’EP si distingue per una produzione curata nei minimi dettagli da MadManu, che fonde elementi malinconici e aggressivi in un mix perfettamente bilanciato. I beat spaziano da atmosfere eteree e sospese a ritmi serrati e incisivi, alternando momenti più introspettivi a esplosioni di energia pura. L’uso di pianoforti cupi, synth avvolgenti e batterie profonde crea un sound caratteristico, capace di trasportare l’ascoltatore in un viaggio emotivo.

Uno degli elementi distintivi di “Vuoto” è la capacità di trasmettere emozioni forti attraverso melodie che restano impresse. Le linee vocali di Alias Ars si adattano perfettamente alle diverse sfumature dei brani, passando da registri più sofferti a momenti più incisivi. Il suo modo di interpretare i testi aggiunge ulteriore spessore alle tematiche affrontate, rendendo ogni traccia unica nel suo genere.

Recensione dell’ep

“Vuoto” è la title track dell’ep omonimo e presenta questi refrain ipnotici che accompagnano un rap a tratti vorticoso a tratti meno e spesso c’è un cantato talvolta melodico. La successiva “Oro” presenta un beat simil jungle o drum and bass. Il chorus senza dubbio scatena appeal insieme ad altri refrain magnetici.

In “Cenere” il beat diventa trap e marziale ed il rap ancora una volta labirintico. “Cenere” arriva come una trottola impazzita ed è seguita da “L’unico negozio” che si caratterizza per una linea di basso prorompente, carismatica. “Specchi” ci porta dei suoni liquidi ed altro beat trap. Tanto mentale e psichedelico questo pezzo, a mio parere il più interessante dell’ep insieme a “Oro”.

In “Strade” c’è il piano, presente anche in altre parti dell’ep, a conferire una discreta solennità/serietà al sound. Alias Ars anche qui, come altrove, mostra un rap versatile: a momenti vorticoso a momenti melodico e rilassante. “E’ il minimo” chiude il tutto con esordio con kick martellanti. Poi anche questa song mostra un quid di mentale in alcuni passaggi.

Buonissimo il livello tecnico(mix, master, sound design). Il sound esce potente, squillante, nitido. Non manca ogni tanto la dose giusta di effettistica. Le basi di MadManu sono tanto ben congegnate e si sposano a meraviglia con le barre di Alias Ars.

Specchi è la via maestra da seguire con questo trap mentale che sconfina nell’urban, sonorità che in Italia sembra facciano fatica ad attecchire ma che piano piano stanno prendendo piede….

Buon esordio per entrambi gli artisti in attesa di ulteriori sviluppi e si spera in un’evoluzione del sound che vada nella direzione di Specchi…

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