Valentino Francavilla – Heavy chains
“Heavy chains è l’album solista di debutto del venticinquenne Valentino Francavilla, composto, suonato, cantato e registrato interamente da lui”, come leggiamo da Bandcamp. System failure lo ha ascoltato e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.
Il lavoro compiuto da Valentino Francavilla è davvero sorprendente se si pensa che ha fatto tutto da solo nonostante la sua giovane età. Questo giovane sembra un prodigio e non è solo un semplice apprezzamento ma anche una constatazione di fatto.
Valentino Francavilla ci porta un disco con una produzione sonora eccellente, un disco da chitarrista “virtuoso” capace di tanta tecnica, un chitarrista che si mostra strabiliante con le evoluzioni della sua chitarra. Le sue canzoni mostrano un appeal rilevante, da 80/100 per capirci. Anche il songwriting è più che buono: canzoni strutturate davvero bene con variazioni alquanto indovinate.
Per il quanto riguarda le sonorità ascoltiamo un misto fra heavy metal 80’s(Iron maiden, Mötley Crüe e Motörhead tanto per fare qualche nome), heavy metal più contemporaneo(Kobra and the Lotus), hard rock e anche qualche passaggio power metal che ci ha fatto pensare ai nostrani Frozen Crown. Un mix esplosivo e messo insieme in modo sapiente.
Heavy chains è stato eseguito con tanta maestria: come non elogiare il nostro Valentino Francavilla… Costui ci regala momenti solenni, elegiaci, ci regala riff ed assoli pazzeschi. La sua voce è pulita, decisa, tanto carismatica. Anche con la voce tanta tecnica da parte del nostro chitarrista virtuoso. Un disco come “Heavy chains” è per chi ama “morbosamente” il metal. Non solo. É anche un prodotto per i non-estimatori perché è talmente concepito bene che può “irretire” anche i non amanti del genere.
Ultima considerazione da fare: un disco come “Heavy chains” risulta anche tanto “cool” perché colui che l’ha creato è riuscito a trasmettere ai suoi ascoltatori tutta la sua passione per l’heavy metal. Un disco da 82/100, senza dubbio. Da non perdere…